SIENA. “Colgo l’occasione – dichiara il Segretario di Forza Nuova Siena Alessandro Dolci – per ringraziare il signor Aurigi del lungo, tortuoso e confusionario articolo che ha voluto dedicarmi, perché mi permette di smontare i suoi “sofismi”; l’Aurigi afferma di non voler rispondere a “simili personaggi”, ma non si è fatto problemi a buttare giù righe su righe… Con molta meno fatica avrebbe potuto scoprire, tramite un qualsiasi motore di ricerca (siamo nell’era di Internet), la mia appartenenza a Forza Nuova, come Segretario politico di Siena.
ANALOGIE: DEMOCRAZIA – MAFIA – DROGA – PETROLIO – IMMIGRAZIONE – GUERRA
Dunque Aurigi è incespicato in una serie di grossolani errori ed imprecisioni solo per sostenere la sua visione che esalta l’attuale sistema, ovvero l’Occidente moderno e democratico il che tradotto significa AMERICANO-CENTRICO, consumista, decadente e guerrafondaio: forse all’Aurigi, che cita la storia, sfuggono i bombardamenti terroristici dei “liberatori” che uccidevano donne e bambini (Dresda), sfuggono gli stupri di massa delle nostre donne, sfugge che in Italia lo sbarco dei “liberatori”, portatori della (sua) democrazia, fu organizzato di concerto con la mafia italo-americana. E fu proprio questo sodalizio tra democrazia e mafia a spalancare, negli anni a venire, le porte al traffico internazionale di droga, a garantire il controllo militare americano sull’Italia (oltre cento basi USA sul nostro suolo) e sul Mediterraneo, alla creazione della società di massa, consumista, multirazziale e multiculturale, insomma senza identità. In altri termini quell’Occidente “moderno” e democratico che ruota tutt’oggi intorno all’asse droga-petrolio-immigrazione, ovvero quell’intreccio di interessi a causa dei quali sono scoppiate pressoché tutte le guerre “moderne” (la democratica guerra contro la Serbia del ’99 non servì forse a creare il Kosovo, ovvero un narco – stato – fantoccio musulmano nel cuore di una nazione cattolica? Le democratiche “primavere arabe” non sono forse servite a destabilizzare paesi che ancora battevano una moneta sovrana? E gli esempi potrebbero continuare…).
Dunque Aurigi è incespicato in una serie di grossolani errori ed imprecisioni solo per sostenere la sua visione che esalta l’attuale sistema, ovvero l’Occidente moderno e democratico il che tradotto significa AMERICANO-CENTRICO, consumista, decadente e guerrafondaio: forse all’Aurigi, che cita la storia, sfuggono i bombardamenti terroristici dei “liberatori” che uccidevano donne e bambini (Dresda), sfuggono gli stupri di massa delle nostre donne, sfugge che in Italia lo sbarco dei “liberatori”, portatori della (sua) democrazia, fu organizzato di concerto con la mafia italo-americana. E fu proprio questo sodalizio tra democrazia e mafia a spalancare, negli anni a venire, le porte al traffico internazionale di droga, a garantire il controllo militare americano sull’Italia (oltre cento basi USA sul nostro suolo) e sul Mediterraneo, alla creazione della società di massa, consumista, multirazziale e multiculturale, insomma senza identità. In altri termini quell’Occidente “moderno” e democratico che ruota tutt’oggi intorno all’asse droga-petrolio-immigrazione, ovvero quell’intreccio di interessi a causa dei quali sono scoppiate pressoché tutte le guerre “moderne” (la democratica guerra contro la Serbia del ’99 non servì forse a creare il Kosovo, ovvero un narco – stato – fantoccio musulmano nel cuore di una nazione cattolica? Le democratiche “primavere arabe” non sono forse servite a destabilizzare paesi che ancora battevano una moneta sovrana? E gli esempi potrebbero continuare…).
QUALE “EVOLUZIONE”? QUALE “RAGIONE”?
Non ci piace ragionare in termini “darwinisti” ma quello sopra descritto sarebbe secondo l’Aurigi l’apice dell’evoluzione umana (dove secondo lui la ragione trionferebbe sull’istinto e di cui storna gli elementi negativi intrinseci, attribuendoli ad un fantomatico ur-fascismo). Prosegue poi con un estemporaneo excursus sulle strutture animali (affermando che le decisioni sarebbero prese in maniera autocratica dal maschio alfa, e che la compagna del maschio alfa sarebbe la “femmina beta”!) arrivando ad attribuire questo sistema fantasioso contemporaneamente a feudalesimo e bolscevismo!
Afferma che l’uomo avrebbe “scoperto” la scrittura, fino ad affermare che la democrazia greca ed il Comune medievale sarebbero state strutturate in maniera meno gerarchica di altre esperienze socio-politiche. Vero è invece che se la Grecia ha trionfato contro i Persiani, Roma contro Cartagine e il Medioevo Cristiano contro l’aggressione ottomana (Lepanto docet), ciò lo si deve proprio a quella cultura della gerarchia e della guerra, che, al contrario di quanto afferma l’Aurigi, hanno salvato l’Occidente dalle barbarie e che gli attuali governanti dovrebbero prendere ad esempio per battere i nemici di oggi.
UNA PRECISAZIONE SULL’IMMIGRAZIONE
Afferma l’Aurigi che gli immigrati fuggirebbero da nazioni governate da capi violenti dove non è avvenuta la “mortificazione del capo”. In realtà sappiamo benissimo che i flussi migratori verso il nostro continente rispondono proprio ad un progetto mondialista di sostituzione dei popoli europei (piano Kalergi), quel progetto pianificato dalle varie oligarchie che dall’alto manovrano i “democratici” governi occidentali.
Non ci piace ragionare in termini “darwinisti” ma quello sopra descritto sarebbe secondo l’Aurigi l’apice dell’evoluzione umana (dove secondo lui la ragione trionferebbe sull’istinto e di cui storna gli elementi negativi intrinseci, attribuendoli ad un fantomatico ur-fascismo). Prosegue poi con un estemporaneo excursus sulle strutture animali (affermando che le decisioni sarebbero prese in maniera autocratica dal maschio alfa, e che la compagna del maschio alfa sarebbe la “femmina beta”!) arrivando ad attribuire questo sistema fantasioso contemporaneamente a feudalesimo e bolscevismo!
Afferma che l’uomo avrebbe “scoperto” la scrittura, fino ad affermare che la democrazia greca ed il Comune medievale sarebbero state strutturate in maniera meno gerarchica di altre esperienze socio-politiche. Vero è invece che se la Grecia ha trionfato contro i Persiani, Roma contro Cartagine e il Medioevo Cristiano contro l’aggressione ottomana (Lepanto docet), ciò lo si deve proprio a quella cultura della gerarchia e della guerra, che, al contrario di quanto afferma l’Aurigi, hanno salvato l’Occidente dalle barbarie e che gli attuali governanti dovrebbero prendere ad esempio per battere i nemici di oggi.
UNA PRECISAZIONE SULL’IMMIGRAZIONE
Afferma l’Aurigi che gli immigrati fuggirebbero da nazioni governate da capi violenti dove non è avvenuta la “mortificazione del capo”. In realtà sappiamo benissimo che i flussi migratori verso il nostro continente rispondono proprio ad un progetto mondialista di sostituzione dei popoli europei (piano Kalergi), quel progetto pianificato dalle varie oligarchie che dall’alto manovrano i “democratici” governi occidentali.
IL “GRAN FINALE”
Gran finale cita a sostegno dei suoi scivoloni niente meno che Dante; lo stesso Dante che nel De Monarchia auspica la monarchia universale (alla faccia della “mortificazione del capo”). Sicuramente Siena può esprimere molto di più in quanto ad intellettuali.
In ogni caso invitiamo il signor Aurigi a partecipare alle nostre conferenze di Ordine Futuro, dove potrà finalmente trovare una buona formazione culturale; formazione che insieme alle raccolte alimentari di Solidarietà Nazionale ed alle attività politiche di Forza Nuova, sono la base del nostro agire dal popolo e per il popolo. Altro che paternalismo…”.
Gran finale cita a sostegno dei suoi scivoloni niente meno che Dante; lo stesso Dante che nel De Monarchia auspica la monarchia universale (alla faccia della “mortificazione del capo”). Sicuramente Siena può esprimere molto di più in quanto ad intellettuali.
In ogni caso invitiamo il signor Aurigi a partecipare alle nostre conferenze di Ordine Futuro, dove potrà finalmente trovare una buona formazione culturale; formazione che insieme alle raccolte alimentari di Solidarietà Nazionale ed alle attività politiche di Forza Nuova, sono la base del nostro agire dal popolo e per il popolo. Altro che paternalismo…”.