Il comitato Difendiamo i nostri figli di Montepulciano esprime profondo stupore
MONTEPULCIANO. Il comitato Difendiamo i nostri figli di Montepulciano esprime profondo stupore di fronte alla notizia che la Provincia di Siena ed i comuni di Castelnuovo Berardegna, Montepulciano, Sinalunga, Torrita di Siena, Poggibonsi e Siena abbiano deliberato il patrocinio all’evento TOSCANA PRIDE promosso da associazioni e gruppi dell’universo LGBTIQA+ (lesbico, gay, bisex, trans, intersex, queer, agender, other diverse sexual orientations and gender identites).
Come cittadini siamo preoccupati per i contenuti del manifesto politico del Pride regionale, sottoscritti implicitamente dai nostri comuni al momento della concessione del loro patrocinio, fra cui: sostenere e rifinanziare la strategia LGBT, piena autodeterminazione nella scelta del sesso anagrafico, matrimonio egualitario, poligamia, diritto all’adozione per tutte le coppie e per i/le singol*, mercificazione della vita e della donna attraverso la legittimazione di pratiche come l’utero in affitto e la fecondazione eterologa.
Come comitato ci troviamo in perfetta linea con la giunta del Comune di Arezzo la quale non ha concesso il patrocinio in quanto “le proposte progettuali contenute nello stesso sono divisive, marginali e marginalizzanti, nonché, in alcuni casi, incoerenti con il nostro ordinamento giuridico”.
La difesa e la tutela della famiglia naturale, dei bambini e l’essere contro la mercificazione della vita e delle donne è un sentimento naturale che deve essere alla base di una buona amministrazione e di un buon governo. Per tali motivi invitiamo tutti coloro che credono e desiderano una vera tutela della famiglia e dei bambini rispetto a tali strumentalizzazioni, a ragionare e riflettere sul ruolo centrale che le nostre attuali amministrazioni hanno avuto nel sostenere tali eventi in contrasto con i nostri valori.
Comitato Difendiamo i nostri figli di Montepulciano