Respinta la mozione di Pinassi (M5S) in Consiglio comunale

SIENA. Non è stata approvata dall’assise, durante la seduta consiliare di ieri, la mozione illustrata da Michele Pinassi sul tema della tariffazione del servizio idrico. Il documento, sottoscritto anche da Mauro Aurigi, Ernesto Campanini ed Enrico Tucci, ha richiamato, ai sensi della normativa regionale, i ruoli dell’Autorità idrica toscana e delle sei Conferenze territoriali composte dai sindaci dei Comuni di riferimento, come quella n° 6 “Ombrone” in cui è compresa Siena e il cui gestore è Acquedotto del Fiora. In particolare, Pinassi ha rilevato come sia stato mantenuto un impianto tariffario basato su fasce di prezzo e scaglioni di consumo annui attribuiti “per utenza” e non secondo criteri che tengano conto del numero effettivo di persone che risiedono nell’unità immobiliare. Da tali considerazioni, la richiesta, di formulare proposte e indirizzi per il miglioramento dell’organizzazione del servizio in ambito di Conferenza territoriale, di promuovere nuovi parametri per la determinazione della tariffa, tenendo conto del numero dei residenti.
Respinto anche l’emendamento presentato da Pietro Staderini con il quale si voleva precisare meglio che all’attuale tariffazione doveva essere parametrato anche il numero dei residenti dell’utenza.
Il documento non è passato perché, come ha illustrato il sindaco, il metodo finora adottato risulta migliore. L’Autorità idrica Toscana, che rappresenta l’intera regione ed è composta da cinquanta Comuni ha, infatti, definito una metodologia che basa la tariffa sul consumo effettivo, lasciando poi ai sei ambiti territoriali la libertà di decidere quali agevolazioni applicare. Nel caso di Siena-Grosseto, vengono riconosciuti rimborsi, fino alla misura massima del 70%, basati sulla situazione economica-patrimoniale degli utenti, tramite l’esibizione dell’indicatore ISEE. Un metodo questo definito su basi reali e adottato anche per il pagamento di altri servizi. Le agevolazioni, come ha ricordato, vengono effettuate in base all’ISEE: due fasce di utenza, la prima sotto agli 8.100 euro annui, mente la seconda è prevista per redditi dagli 8.500 ai 12.500 euro; la proposta contenuta nella mozione, se approvata, avrebbe fatto salire i costi per le persone sole, oltre a premiare le famiglie numerose senza valutare il loro reddito effettivo.