SIENA. In riferimento agli “Stress test” appena diffusi, che riteniamo un passaggio importante per ripristinare la fiducia sui mercati finanziari, Banca Monte dei Paschi di Siena osserva con soddisfazione l’adeguatezza dei propri requisiti patrimoniali.
Anche in presenza di simulazioni penalizzanti per la nostra struttura degli attivi, in un contesto particolarmente negativo che ha come riferimento un calo del PIL 2009 del 5.1%, si conferma infatti il superamento dell’esercizio di stress.
E’ stato assunto infatti, come dato di partenza dello stress test (anno 2009), un costo del credito superiore di circa il 25% a quello attualmente misurato, che si è ridotto in maniera rilevante nel corso del 2010 per le politiche creditizie implementate negli ultimi 24 mesi.
Con riferimento al portafoglio di trading, si osserva inoltre che le ipotesi assunte nell’esercizio sono particolarmente severe: lo stock di titoli governativi (per la quasi totalità italiani) in scadenza tra il 2010 ed il 2011 è circa il 70% del totale portafoglio di trading del Gruppo. A questi titoli è quindi riferibile un ammontare di rettifiche (minusvalenze) esclusivamente teorico”, poiché entro il 2011 verrebbero rimborsati alla pari. Tale ipotesi di stress ha avuto un impatto negativo di circa 30 basis point.
Il positivo esito del test non fa venir meno l’impegno della Banca nel percorso di rafforzamento patrimoniale intrapreso, che ha già portato ad una crescita organica del Tier 1 di circa 100 basis point, dal 2009, pur in presenza di una importante riorganizzazione del Gruppo. Inoltre le seguenti iniziative non sono ancora ricomprese negli attuali ratios patrimoniali:
• La cessione di 72 sportelli, a seguito dell’obbligo Antitrust, porterà un beneficio di 25 basis point
• Entro la fine del 2010 verrà completata l’operazione, annunciata nei giorni scorsi, di riassetto dell’asset management di Gruppo, che oltre alla rilevante valenza industriale, determinerà ulteriori benefici patrimoniali.
• Il completamento dell’operazione di riassetto immobiliare del Gruppo dovrebbe portare nei prossimi mesi un incremento massimo di circa 40 basis point
• Si sono concluse tutte le iniziative che hanno consentito alla Banca di richiedere all’Autorità di vigilanza l’estensione, per quanto riguarda Banca Antonveneta, del modello avanzato di Basilea 2 e la riduzione dell’attuale floor per il Gruppo Montepaschi, verso un livello comparabile ad altre banche europee. In caso di positivo accoglimento il beneficio atteso sarebbe tra i 40 ed i 50 basis point.
La Banca resta impegnata a migliorare la redditività corrente, a mantenere sotto severo controllo i livelli di rischio ed a razionalizzare ulteriormente gli attuali assetti partecipativi, coerentemente al disegno industriale. Il tutto anche al fine di ottimizzare ulteriormente il livello di patrimonializzazione raggiunto.
Anche in presenza di simulazioni penalizzanti per la nostra struttura degli attivi, in un contesto particolarmente negativo che ha come riferimento un calo del PIL 2009 del 5.1%, si conferma infatti il superamento dell’esercizio di stress.
E’ stato assunto infatti, come dato di partenza dello stress test (anno 2009), un costo del credito superiore di circa il 25% a quello attualmente misurato, che si è ridotto in maniera rilevante nel corso del 2010 per le politiche creditizie implementate negli ultimi 24 mesi.
Con riferimento al portafoglio di trading, si osserva inoltre che le ipotesi assunte nell’esercizio sono particolarmente severe: lo stock di titoli governativi (per la quasi totalità italiani) in scadenza tra il 2010 ed il 2011 è circa il 70% del totale portafoglio di trading del Gruppo. A questi titoli è quindi riferibile un ammontare di rettifiche (minusvalenze) esclusivamente teorico”, poiché entro il 2011 verrebbero rimborsati alla pari. Tale ipotesi di stress ha avuto un impatto negativo di circa 30 basis point.
Il positivo esito del test non fa venir meno l’impegno della Banca nel percorso di rafforzamento patrimoniale intrapreso, che ha già portato ad una crescita organica del Tier 1 di circa 100 basis point, dal 2009, pur in presenza di una importante riorganizzazione del Gruppo. Inoltre le seguenti iniziative non sono ancora ricomprese negli attuali ratios patrimoniali:
• La cessione di 72 sportelli, a seguito dell’obbligo Antitrust, porterà un beneficio di 25 basis point
• Entro la fine del 2010 verrà completata l’operazione, annunciata nei giorni scorsi, di riassetto dell’asset management di Gruppo, che oltre alla rilevante valenza industriale, determinerà ulteriori benefici patrimoniali.
• Il completamento dell’operazione di riassetto immobiliare del Gruppo dovrebbe portare nei prossimi mesi un incremento massimo di circa 40 basis point
• Si sono concluse tutte le iniziative che hanno consentito alla Banca di richiedere all’Autorità di vigilanza l’estensione, per quanto riguarda Banca Antonveneta, del modello avanzato di Basilea 2 e la riduzione dell’attuale floor per il Gruppo Montepaschi, verso un livello comparabile ad altre banche europee. In caso di positivo accoglimento il beneficio atteso sarebbe tra i 40 ed i 50 basis point.
La Banca resta impegnata a migliorare la redditività corrente, a mantenere sotto severo controllo i livelli di rischio ed a razionalizzare ulteriormente gli attuali assetti partecipativi, coerentemente al disegno industriale. Il tutto anche al fine di ottimizzare ulteriormente il livello di patrimonializzazione raggiunto.