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CHIUSI. L’assessore regionale ai trasporti e alle infrastrutture Luca Ceccobao lancia la sfida dell’alta velocità regionale, da contrapporre a treni sempre più lenti. Lo ha fatto alla festa dell’Unità di Chiusi scalo, davanti a centocinquanta persone che, l’ultima volta, lo avevano visto in una iniziativa pubblica nella veste di sindaco. A distanza di pochi mesi è tornato, dando la consueta sensazione di passione e competenza, che lo ha già fatto apprezzare come amministratore pubblico.
Accanto a lui Marco Macchietti assessore ai trasporti della provincia di Siena, anche lui ex sindaco di un comune della Val di Chiana, quello di Cetona. Entrambi hanno confermato i timori di molti pendolari presenti, parlando dei 200 milioni di tagli decisi dalla manovra del Governo per il solo settore dei trasporti relativo la Regione Toscana. Così, per il momento, sembra saltare l’acquisto di nuovi treni, per un valore di 30 milioni, che Ceccobao e Rossi avevano previsto per alleviare i disagi di migliaia di pendolari. Però occorre dare un segnale, che può essere raggiunto anche in tempi di crisi razionalizzando i servizi, dando risposte più flessibili: “Non possiamo permetterci di far viaggiare pullman vuoti in alcune tratte e, allo stesso tempo, far viaggiare gli studenti in piedi in altre” è stata l’osservazione dell’assessore Ceccobao, intrisa di buon senso. Da qui l’idea di una gestione più razionale dei trasporti e anche più veloce dove possibile. Ecco allora la proposta dell’alta velocità in chiave toscana.
“Occorrono percorsi più celeri per collegare i maggiori centri – ha affermato Ceccobao – con meno fermate intermedie e velocità più sostenuta. Basti pensare che la Chiusi Firenze ha registrato un allungamento dei tempi di ben 20 minuti in due anni. Naturalmente, servizi di adduzione dovranno salvaguardare i collegamenti per i centri più piccoli, con autobus che portino i pendolari a Chiusi e nelle stazioni principali, in concomitanza con i treni. Serve un sistema virtuoso, per garantire il diritto alla mobilità”. La sensazione, insomma, è che la capacità amministrativa e una razionalizzazione possano supplire all’assenza di risorse. Una visione innovativa appare anche quella di rivitalizzare il progetto del centro logistico alla stazione di Chiusi, secondo Ceccobao, con attività di trasformazione delle merci: attività economiche da contrapporre, ad una smobilitazione in atto del settore cargo da parte delle Ferrovie dello Stato. Macchietti ha ribadito, cifre alla mano, la pesantezza dei tagli che, a cascata, passano dallo Stato alla Regione e dalla Regione alla Provincia. Ma ha anche confidato di poter contare sulla competenza di un assessore regionale che certo non potrà dimenticare la città ferroviaria da cui proviene. L’incontro di Chiusi è servito a fare chiarezza sul complicato momento, specie per il sistema dei trasporti regionali e sulla viabilità provinciale, ma anche per ribadire il forte legame di un ex sindaco molto stimato, salutato con calore dai suoi concittadini.
Accanto a lui Marco Macchietti assessore ai trasporti della provincia di Siena, anche lui ex sindaco di un comune della Val di Chiana, quello di Cetona. Entrambi hanno confermato i timori di molti pendolari presenti, parlando dei 200 milioni di tagli decisi dalla manovra del Governo per il solo settore dei trasporti relativo la Regione Toscana. Così, per il momento, sembra saltare l’acquisto di nuovi treni, per un valore di 30 milioni, che Ceccobao e Rossi avevano previsto per alleviare i disagi di migliaia di pendolari. Però occorre dare un segnale, che può essere raggiunto anche in tempi di crisi razionalizzando i servizi, dando risposte più flessibili: “Non possiamo permetterci di far viaggiare pullman vuoti in alcune tratte e, allo stesso tempo, far viaggiare gli studenti in piedi in altre” è stata l’osservazione dell’assessore Ceccobao, intrisa di buon senso. Da qui l’idea di una gestione più razionale dei trasporti e anche più veloce dove possibile. Ecco allora la proposta dell’alta velocità in chiave toscana.
“Occorrono percorsi più celeri per collegare i maggiori centri – ha affermato Ceccobao – con meno fermate intermedie e velocità più sostenuta. Basti pensare che la Chiusi Firenze ha registrato un allungamento dei tempi di ben 20 minuti in due anni. Naturalmente, servizi di adduzione dovranno salvaguardare i collegamenti per i centri più piccoli, con autobus che portino i pendolari a Chiusi e nelle stazioni principali, in concomitanza con i treni. Serve un sistema virtuoso, per garantire il diritto alla mobilità”. La sensazione, insomma, è che la capacità amministrativa e una razionalizzazione possano supplire all’assenza di risorse. Una visione innovativa appare anche quella di rivitalizzare il progetto del centro logistico alla stazione di Chiusi, secondo Ceccobao, con attività di trasformazione delle merci: attività economiche da contrapporre, ad una smobilitazione in atto del settore cargo da parte delle Ferrovie dello Stato. Macchietti ha ribadito, cifre alla mano, la pesantezza dei tagli che, a cascata, passano dallo Stato alla Regione e dalla Regione alla Provincia. Ma ha anche confidato di poter contare sulla competenza di un assessore regionale che certo non potrà dimenticare la città ferroviaria da cui proviene. L’incontro di Chiusi è servito a fare chiarezza sul complicato momento, specie per il sistema dei trasporti regionali e sulla viabilità provinciale, ma anche per ribadire il forte legame di un ex sindaco molto stimato, salutato con calore dai suoi concittadini.