La revisione organizzativa comunicata ai sindacati
SIENA. L’Azienda ci ha comunicato che, a partire dal prossimo 27 Aprile, saranno operativi alcuni ulteriori interventi finalizzati alla più netta separazione della filiera creditizia dalla filiera commerciale. In particolare, le strutture commerciali conserveranno autonomie creditizie limitatamente a posizioni con basso profilo di rischio; per contro, tutte le posizioni che presentino un profilo di rischio elevato o comunque tale da ritenere indispensabile un approccio specialistico, confluiranno verso la filiera creditizia. Per quanto sopra, dal 27 Aprile avrà luogo il completo trasferimento delle autonomie creditizie dei Responsabili AT e dei Responsabili DTM, a favore delle Aree Credito Territoriale (la cui autonomia sarà coerentemente incrementata). Le unità di Rete proponenti (Filiali/Centri PMI/Corporate, Centri Enti, Centri Private Banking/Family Office), manterranno autonomie limitate alle sole posizioni a minor rischio (rating A e B) e avranno autonomia ridotta a fronte di posizioni creditizie “non garantite”. Inoltre, dopo la creazione (Febbraio 2017) delle Aree Credito Territoriali e agendo in modo coerente con la nuova “etichettatura” dei portafogli PMI, è prevista la costituzione -sempre nell’ambito della filiera creditizia- delle cosiddette unità “High Risk”. Si tratta di un segmento operativo oggi presente esclusivamente a livello di DG e destinato al seguimento specialistico delle esposizioni creditizie che presentano segnali tali da prefigurare un probabile deterioramento verso gli stati non performing. La classificazione in High Risk deriva da un’analisi approfondita delle pratiche in riqualificazione, svolta in ragione di parametri tecnico/andamentali interni ed esterni (es. Rating, IRAcioè Indicatore di Rischio Anomalo, dati ed eventi negativi interni ed esterni a MPS). In merito alle motivazioni di questa iniziativa, il Dir. Sabbatini, Responsabile del Servizio High Risk e Classificazione, nel confermare l’assoluta centralità strategica dell’aggregato “Rischio creditizio”, ha anche evidenziato la necessità di rispondere tempestivamente, sul piano organizzativo ed operativo alle forti sollecitazioni degli organismi regolatori e di vigilanza. Stante la complessità della materia, l’Azienda procederà a un test nella DTM di Milano. Le RSA periferiche dell’Area Nord Ovest saranno preventivamente informate e costantemente aggiornate nel corso del test, in modo da poter tempestivamente rilevare le effettive ricadute sul personale coinvolto. Sulla base delle risultanze del test si effettuerà una ulteriore valutazione congiunta anche nel livello centrale, prima di procedere con altre implementazioni.
L’Azienda ci ha inoltre comunicato che con la medesima decorrenza 27/4, i “deliberanti”, attualmente in carico alle DTM, entreranno a far parte -e avranno quale riporto gerarchico- delle rispettive Aree Credito Territoriali. L’iniziativa coinvolgerà circa 140 colleghi che verranno assegnati ai Reparti Credito e Qualità. Non è prevista mobilità territoriale. Pur comprendendo, sul piano strategico, la stringente necessità di separatezza delle filiere, in quanto presupposto essenziale per la gestione più virtuosa del rischio creditizio, riteniamo che le soluzioni organizzative sopra illustrate non siano prive di insidie. E’ nostro auspicio che la divisione, ora sancita anche sul piano organizzativo fra i due principali comparti operativi, non pregiudichi l’indispensabile sintesi fra la minimizzazione del rischio creditizio e la stringente necessità di preservare clientela e quote di mercato; tale sintesi si costruisce dall’alto, assicurando la sostanziale coerenza fra politiche del credito e politiche commerciali. La comunicazione fra le due filiere dovrà dunque essere sistematica, equilibrata e sinergica e non tradursi –come oggi già accade- in sollecitazioni parimenti assolute e diametralmente opposte, a carico dei gestori di relazione.
Le segreterie