Secondo il Coordinamento "potrebbe influenzare le scelte future"
SIENA. “La nomina del professor Filiberto Severi – obiettore di coscienza, dichiarato e rivendicato – come “facente funzione primario” della Clinica Ostetrica e Ginecologica di Siena in attesa del concorso per la nomina definitiva, ci preoccupa molto perché temiamo che questo possa preludere a scelte definitive che vanno nella stessa direzione. Ricordiamo che il precedente primariato della Clinica Ostetrica e Ginecologica, aveva dettato un indirizzo che ha avuto una inevitabile influenza sul clima e sulle prestazioni della Clinica in relazione al rispetto della autodeterminazione delle donne e alla piena applicazione della legge 194”.
Il Coordinamento NonUnaDiMeno Siena nell’esprimere il proprio disappunto sulle decisioni prese dai vertici dell’AOUS e chiede di incontrare nuovamente e con urgenza la direzione dell’AOUS, il rettore dell’Università e il sindaco di Siena, per un confronto serio su questo tema e consegnare le tantissime firme raccolte tra la cittadinanza a sostegno della nomina di un direttore non obiettore per la Clinica Ostetrica e Ginecologica. “Siamo convinte che la tutela della salute delle donne (che non si esaurisce certo nella “salute riproduttiva”, ma di cui questa fa evidentemente parte in modo determinante), sia una responsabilità politica oltre che medica, sulla quale abbiamo diritto di parola che vogliamo pienamente e fortemente esercitare”, si legge nella lettera che il Coordinamento NonUnaDiMeno Siena ha inviato ai rappresentanti delle maggiori istituzioni senesi.
I retroscena. Circa un mese fa il Coordinamento NonUnaDiMeno Siena aveva avuto un colloquio con la dott.ssa Briani. Durante l’incontro erano stati evidenziati una serie di disservizi nell’attività di assistenza della Clinica Ostetrica e Ginecologica e la direzione dell’AOUS aveva confermato tutte le criticità portate alla luce dal Coordinamento NonUnaDiMeno Siena inerenti alla qualità e all’efficienza dell’assistenza fornita alle donne. In quella stessa occasione, però, ci fu completa indisponibilità nei riguardi della precisa richiesta di adoperarsi affinché il/la nuovo/a primario/a della Clinica non fosse, a differenza del precedente, obiettore di coscienza, che per il Coordinamento NonUnaDiMeno Siena è garanzia non solo di laicità e libertà di pensiero, ma anche di qualità nei servizi e di rispetto per le donne. Sullo stessa tema c’è stato anche un incontro con il Rettore dell’Università di Siena.
Il Coordinamento NonUnaDiMeno Siena è parte attiva di un vasto movimento nazionale ed internazionale, nato nella Primavera del 2016, che si pone l’obbiettivo laddove opera, di prendere parola sulla condizione femminile e promuovere azioni a sostegno di una completa cittadinanza delle donne contro ogni forma di violenza, discriminazione e sfruttamento.