L’assessore regionale ha risposto all’interrogazione presentata dalla Lega in Consiglio regionale
FIRENZE. “La fase di sperimentazione si concluderà in autunno. Le difficoltà amministrative nell’approvazione, da parte degli enti, delle convenzioni necessarie ad avviare lo studio così come le incombenze organizzative, ne hanno ritardato l’avvio. Solo con i risultati di questa fase di test si potrà capire l’applicabilità di un sistema regionale per l’accesso delle persone con disabilità nelle zone a traffico limitato delle città toscane”. Lo ha dichiarato l’assessore alla Sanità, Stefania Saccardi, rispondendo all’interrogazione presentata dal gruppo Lega Nord, prima firmataria Elisa Montemagni.
Come ricordato dall’assessore, la parte più importante del progetto Mirto (Mobilità interoperabile in Regione Toscana), nato nel 2010, consiste nella creazione di una banca dati dei permessi per accogliere le informazioni di quelli rilasciati dai Comuni che hanno aderito e che aderiranno. “Se partecipassero tutte le amministrazioni – ha detto Saccardi – ci sarebbe la reale possibilità di estendere un’unica tecnologia a tutto il territorio e favorire la libera circolazione dei possessori di specifico contrassegno”.
“Andiamo troppo lenti. Capisco le problematiche incontrate dalla Giunta, ma capisco anche le difficoltà dei cittadini disabili”, ha detto Montemagni dichiarandosi “parzialmente soddisfatta” della risposta.
Il progetto intende favorire la circolazione dei disabili all’interno delle Ztl attraverso un sistema indipendente dalle diverse tecnologie utilizzate nei vari varchi di accesso. La soluzione individuata prevede l’utilizzo della tecnologia Rfid, acronimo inglese di Radio Frequency Identification. Un’identificazione automatica basata sulla propagazione nell’aria di onde elettro-magnetiche. Ogni tagliando di accesso dovrebbe essere dotato di un Tag Rfid collocato direttamente all’interno del permesso da esporre.