Le tradizioni religiose di Radicofani sono molto particolari, anche per la presenza di numerose confraternite laicali delle quali tutt'oggi ne rimangono quattro
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RACOFANI. La Settimana santa a Radicofani entra nel vivo, con la messa in “Coena Domini” nella chiesa di San Pietro. Vi prendono parte (ore 20,30)dodici confratelli di Sant’Agata e altrettanti della Misericorida (estratti a sorte) con le loro vesti storiche rosse per i primi e bianche per i secondi, a quiali il parroco farà la lavanda dei piedi. Quindi, gli saranno consegnati i pani benedetti e un cero acceso per accompagnare in processione cantando il Santissimo nell’altare della Reposizione. Alle 22 è prevista la processione di Penitenza, formata dagli Scalzi, vestiti con la veste antica nera e la buffa sul viso, che portano una grande croce e due grandi lampioni, dai ventiquattro confratelli in abito storico di Sant’Agata e della Misericordia e dal popolo che pregando attraversano le vie del paese. Dalla mezzanotte al mattino i confratelli estratti per la lavanda faranno l’adorazione notturna all’altare della Reposizione. Ma questo è solo un assaggio: i riti continuano tutta la settimana, sempre più intensi, coinvolgenti, sentiti.
Le tradizioni religiose del paese di Radicofani sono state sempre molto particolari, anche per la presenza di numerosissime confraternite laicali delle quali tutt’oggi ne rimangono quattro, una delle quali frutto dell’unione di due più antiche (Misericordia e Santissimo Sacramento), Sant’Agata, di Maria Santissima Addolorata e Fraternità del Carmine. La settimana Santa è forse il periodo in cui si capisce bene il ruolo di queste Confraternite con le numerose pie pratiche e processioni. Si tratta di un grande lavoro per i confratelli e le consorelle, ma anche un legame forte con le tradizioni secolari di Radicofani.