SIENA. Quest’anno come ci segnalano da subito molti senesi e partecipanti, non si partirà o arriverà nella splendida Piazza del Campo, “che peccato dicono” (forse perché bisognerebbe pulirla la mattina presto?). Sono le 8,15, la fortezza si anima di centinaia di atleti con al seguito familiari e accompagnatori, si cambiano e si scaldano per la partenza fissata per le 9,30.
Ma subito le prime, numerose lamentele: “ma neanche un caffè si può prendere in questo posto?”. Il bar davanti alla fortezza e quello nel parcheggio sono rigorosamente chiusi… i partecipanti senesi esclamano “Siena chiude! si vede si sta parecchio bene, c’è un monte di gente e questi tengono chiusi i bar, che bischeri”, ma il peggio deve venire.
Alle ore 9:00 la fortezza si riempie come le vesciche di chi partecipa e la ricerca dei bagni ha inizio, “ma come – dice un gruppetto di atleti -, neanche 2 bagni chimici hanno messo. E ora?”
Prontamente vengono indicati i bagnetti nel parcheggio subito sotto le mura ma niente da fare, CHIUSO! E quelli nel sottopassaggio alla Tiemme? Prova inutile pure lì… allucinante, inizia la cosa più ovvia, le siepi circostanti innaffiate da decine di atleti e c’è pure chi le concima lasciando carta e fazzolettini non più bianchi a terra.
Spostandoci in centro la gara a ritirare velocemente i rifiuti è già partita, cumuli ad ogni angolo che potrebbero intralciare anche chi corre o schifare chi da fuori non si aspetta di trovare questo spettacolo nella città patrimonio Unesco di domenica mattina.
Auto in divieto di sosta davanti al semaforo spento di via delle Terme (proprio dove gli atleti devono svoltare), due volte l’ambulanza a sirene spiegate che ad ogni passaggio alla Croce del Travaglio fa scattare l’allarme ad un negozio e deve fare slalom tra i mezzi di SEI, turisti e rifiuti……
Ore9,45, arriva il primo corridore, SEI ce l’ha fatta per un soffio, solo qualche cartone da ritirare e poi tutto ritorna alla “normalità”.
Lettera di un gruppo di partecipanti alla manifestazione