Con una formula che unisce il classico alla modernità
di Giulia Tacchetti
siena. Per presentare il programma del Festival dell’Accademia Chigiana l’alternativa alla sede storica senese poteva essere solo la residenza romana dei Chigi, progettata da Giacomo Della Porta, oggi sede della Presidenza dei Ministri italiana. Marcello Clarich, presidente dell’Accademia, ha aperto ieri (6 aprile), la conferenza sottolineando il valore simbolico di questa scelta. Alcuni membri della famiglia Chigi si trasferirono a Roma alla fine del ‘400 dietro ad una forte spinta della loro attività bancaria, raggiungendo nel ‘500 un ruolo importante nella vita economica e culturale, che culminò con l’ascesa al soglio pontificio di papa Alessandro VII. “Proprio per questo forte legame con Siena – continua Clarich – vogliamo promuovere a Roma l’attività dell’Accademia in Italia e nel mondo”.
Tocca al direttore artistico Nicola Sani presentare il programma. Dopo aver descritto i corsi estivi di perfezionamento tenuti da maestri di fama internazionale (O. Chiglia, A. Meneses, D. Gatti, P. Gallois, B. Belkin S. Accardo, per citarne alcuni), che fanno dell’Accademia una realtà unica al mondo, ha sottolineato il ritorno del prestigioso Premio Chigiana (l’ultima edizione nel 2010) grazie al sostegno del Rotary Club, Distretto 2071 (rappresentato dal governatore Vignani), premio fondamentale nel curriculum di tanti nomi divenuti famosi. La formula nuova lo rende un concorso internazionale unico in quanto le audizioni si svolgeranno a New York, Mosca e Bruxelles, coadiuvate da una giuria nominata dall’Accademia, che valuterà le candidature tramite videoaudizioni. Il processo di selezione giungerà alla finalissima a Siena il 7 luglio, data di inaugurazione del Festival, al Teatro dei Rinnovati. La crisi economica ha provocato nel mondo dello spettacolo interruzioni dovute a scelte più economiche.
“La Chigiana non può essere solo Accademia (studenti che vengono da 42 paesi nel mondo da luglio alla fine di agosto), abbiamo voluto che diventasse Festival Internazionale, con spettacoli straordinari, per cui tutte le sere c’è qualche cosa di bello da vedere – prosegue Sani -, dando vita ad una rassegna unica nel mondo, che non ritroviamo né a Salisburgo, né a Lucerna”. Questo rende ancora più dinamico il tessuto culturale di Siena in un momento in cui sono venuti meno i tradizionali sostegni, che hanno consentito alla città di essere un esempio per qualità di vita. Quindi dobbiamo essere più che soddisfatti dell’attività promossa dall’Accademia, la quale, pur non avendo la funzione di “centro di promozione turistica”, attira con le sue scelte numerose e qualitativamente elevate un pubblico colto internzionale.
Il titolo “In nomine lucis” guida al tema fondamentale: esplorare tra suono e luce. La programmazione innovativa della direzione artistica unisce la grande tradizione del repertorio classico alla modernità, con circa 50 concerti tra luglio ed agosto. Tra gli eventi principali ricordiamo: Il 10 luglio Omaggio a Riccardo Brengola (1917-2004) nel centenario della nascita a Palazzo Chigi Saracini ed il 24 luglio Omaggio a Giovanni Salviucci (1907-1937) nell’ottantesimo anniversario della scomparsa. Un filo rouge lega intorno alla figura di Salvatore Sciarrino, che compie 70 anni, una serie di eventi, oltre il concerto tematico del 18 luglio del Quartetto Prometeoa Palazzo Chigi Saracini, in cui grandi interpreti suoneranno sue composizioni.
Non ci sarà più il saggio di fine corso, ma concerti di inizio carriera. Infatti con il concerto di Daniele Gatti (10 agosto) al Teatro dei Rozzi si concluderà un corso straordinario di Direzione d’Orchestra. Il 3 agosto in Piazza Provenzano gli allievi della Chigiana incontreranno quelli di Siena Jazz “Riley in C“, opera cruciale del minimalismo. Il 4 agosto nella Chiesa di Sant’Agostino un evento raro, possibile solo a Siena: Boris Belkin, violino, e Lydia Zilberstein, pianoforte, suoneranno insieme. Da segnalare il 6 agosto nella Cattedrale l’esibizione del Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini” “In Nomine Lucis”, con gli elementi del coro disposti nello spazio-luce ed il 7 nel suggestivo ambiente dell’Abbazia di San Galgano .
Le manifestazioni del Festival saranno articolate per aree tematiche: “Today”, dedicata alla musica di oggi; “Expanded”, dedicata alla teatralità del suono; “Legends”, i grandi Maestri chigiani in concerto; “Factor”, i giovani allievi dei corsi nel loro concerto di debutto e di avvio alla carriera; “Mix”, eventi in collaborazione con grandi istituzioni ed enti culturali e musicali del territorio; “Off the Wall”, concerti ed eventi organizzati fuori della città di Siena; “Lounge”, incontri con il pubblico.
Da segnalare “Tell me Chigiana”, rivolta alla formazione (già dal 2015) di giovani professionisti nell’ambito della critica giornalistica online. Per la prima volta un Master di I livello in Lingua, Vocalità e Drammaturgia dell’Opera Italiana in collaborazione con l’Unistrasi, che si articola in tre aree: linguistico-letteraria, storico-musicale, interpretativa. Per maggiori informazioni www.unistrasi.it . Queste due ultime iniziative sottolineano l’importanza dell’Accademia sul territorio non solo per l’arte ma anche come indotto lavorativo.