SIENA. La mostra dell'artista Filippo Galgani ha inaugurato all'interno della biblioteca Sala Rosa il ciclo espositivo "7 sull'altare", ovvero opere d'arte contemporanea per ognuno dei sette altari barocchi della ex chiesa della Rosa che ospita la biblioteca in piazzetta Silvio Gigli.
La mostra di Galgani, dal titolo "Dipinti e Disegni", rimarrà aperta fino al 27 agosto negli orari e nei giorni di apertura della biblioteca (fino al 14 agosto: lunedì -sabato 8-23, domenica 14-23; dal 17 al 27 agosto: lunedì – sabato 13-20, domenica 14-20).
Il ciclo espositivo appena inaugurato – curato da Fabio Canestri e Piergiacomo Petrioli – darà spazio per i prossimi sette mesi a mostre di artisti contemporanei.
Il progetto "Sala Rosa" avviato dall'Università di Siena, grazie all'approvazione e al sostegno a due progetti specifici da parte della Provincia di Siena e della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, ha permesso l'apertura di una sala di lettura presso l'ex chiesa di Santa Maria della Rosa (dove ha sede la biblioteca della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali), accessibile ogni giorno della settimana, anche in orario notturno e festivo.
Oltre alla lettura di volumi e riviste, è qui possibile durante tutto l'orario di apertura la consultazione gratuita di cataloghi bibliografici locali e nazionali, banche dati, libri, riviste, dizionari ed enciclopedie, e altro materiale digitalizzato.
Il progetto "Sala Rosa" ha inoltre obiettivo di affiancare alle tradizionali funzioni di sala di lettura e di consultazione delle risorse bibliografiche anche quella di un contenitore culturale, che va sotto il nome di "agorà sala rosa", all'interno del quale verranno organizzati eventi, presentazioni di libri, concerti, dibattiti.
L'artista Filippo Galgani e le sue opere secondo la critica: "Indubbiamente l'eredità classica costituisce il leitmotiv della scultura di Filippo Galgani; i torsi bronzei dell'artista rimandano ai kouroi attici del IV secolo (basti pensare all'atleta di Lussino, ai lavori di Lisippo e di Euphranios), come l'eleganza delle forme di alcuni corpi maschili, sinuosi e severi, richiamano l'Antinoo adrianeo. Tuttavia il retaggio classico è interpretato dallo scultore con una romantica estetica del frammento. La bellezza che l'artista senese ricerca è quella che ritroviamo nei lacerti poetici dei lirici greci. Versi tronchi, frasi spezzate, accenni, come torsi, privati degli arti e della testa, relitti di prassitelica bellezza, per proporzioni ed anatomia, relitti di un immenso passato perduto, reinterpretato con una percettività tutta moderna, in un continuo e rinnovato dialogo tra antico che diviene attuale. Se alcuni lavori appaiono classici per rigore d'impostazione, altri palesano ellenistiche influenze (Skopas per quanto concerne i nudi muliebri in pose dinamiche da baccante) per drammaticità di posa e movimento. Ma si tratta di un accenno. E tanto basta, per rievocare un mondo, una cultura, un'arte. Il frammento, appunto, suggerisce, indica; v'è rotta incompiutezza compiuta, perfetta imperfezione. La Grecia quale modello imprenscindibile e continuo. I disegni, invece, indicano un'aura espressionista nei nudi raffigurati in pose estreme e dai segni marcati e ripetuti con vigorosi tratti".
La mostra di Galgani, dal titolo "Dipinti e Disegni", rimarrà aperta fino al 27 agosto negli orari e nei giorni di apertura della biblioteca (fino al 14 agosto: lunedì -sabato 8-23, domenica 14-23; dal 17 al 27 agosto: lunedì – sabato 13-20, domenica 14-20).
Il ciclo espositivo appena inaugurato – curato da Fabio Canestri e Piergiacomo Petrioli – darà spazio per i prossimi sette mesi a mostre di artisti contemporanei.
Il progetto "Sala Rosa" avviato dall'Università di Siena, grazie all'approvazione e al sostegno a due progetti specifici da parte della Provincia di Siena e della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, ha permesso l'apertura di una sala di lettura presso l'ex chiesa di Santa Maria della Rosa (dove ha sede la biblioteca della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali), accessibile ogni giorno della settimana, anche in orario notturno e festivo.
Oltre alla lettura di volumi e riviste, è qui possibile durante tutto l'orario di apertura la consultazione gratuita di cataloghi bibliografici locali e nazionali, banche dati, libri, riviste, dizionari ed enciclopedie, e altro materiale digitalizzato.
Il progetto "Sala Rosa" ha inoltre obiettivo di affiancare alle tradizionali funzioni di sala di lettura e di consultazione delle risorse bibliografiche anche quella di un contenitore culturale, che va sotto il nome di "agorà sala rosa", all'interno del quale verranno organizzati eventi, presentazioni di libri, concerti, dibattiti.
L'artista Filippo Galgani e le sue opere secondo la critica: "Indubbiamente l'eredità classica costituisce il leitmotiv della scultura di Filippo Galgani; i torsi bronzei dell'artista rimandano ai kouroi attici del IV secolo (basti pensare all'atleta di Lussino, ai lavori di Lisippo e di Euphranios), come l'eleganza delle forme di alcuni corpi maschili, sinuosi e severi, richiamano l'Antinoo adrianeo. Tuttavia il retaggio classico è interpretato dallo scultore con una romantica estetica del frammento. La bellezza che l'artista senese ricerca è quella che ritroviamo nei lacerti poetici dei lirici greci. Versi tronchi, frasi spezzate, accenni, come torsi, privati degli arti e della testa, relitti di prassitelica bellezza, per proporzioni ed anatomia, relitti di un immenso passato perduto, reinterpretato con una percettività tutta moderna, in un continuo e rinnovato dialogo tra antico che diviene attuale. Se alcuni lavori appaiono classici per rigore d'impostazione, altri palesano ellenistiche influenze (Skopas per quanto concerne i nudi muliebri in pose dinamiche da baccante) per drammaticità di posa e movimento. Ma si tratta di un accenno. E tanto basta, per rievocare un mondo, una cultura, un'arte. Il frammento, appunto, suggerisce, indica; v'è rotta incompiutezza compiuta, perfetta imperfezione. La Grecia quale modello imprenscindibile e continuo. I disegni, invece, indicano un'aura espressionista nei nudi raffigurati in pose estreme e dai segni marcati e ripetuti con vigorosi tratti".