Ernesto Campanini interviene sulle notizie che riguardano la multinazionale del farmaco
SIENA. Dal sito FiercePharma si legge che GSK investirà 175 milioni di dollari a Marburg in Germania per produrre il Bexsero che è il vaccino per la meningite tipo B prodotto negli stabilimento GSK di Siena e Rosia.
Sui social sono apparsi quindi post di persone preoccupate per la paura di un depauperamento della produzione senese, non è esattamente così. A Marburg in Germania verrano prodotte 3 proteine del Bexsero attualmente prodotte in Sandoz in Austria e non a Siena.
Il rammarico è che anche se Siena non perderà nulla di quello che già aveva, poteva essere un occasione per aumentare gli investimenti, ma questo non possono deciderlo i politici locali che non hanno praticamente nessuna voce in capitolo sulle scelte di una multinazionale, se non quello di tenere alta l’attenzione mediatica, cosa che il sottoscritto ha più volte fatto sia nei consigli comunali monotematici sul lavoro sia denunciando l’importanza del mantenere il know how dalla ricerca alla produzione in questo settore, il Bexero nasce appunto da una ricerca senese.
Chi invece poteva fare e potrebbe fare molto di più per il mantenimento e la crescita della cultura scientifica sia di ricerca che produzione vaccini è il Governatore Rossi e la Ministra Lorenzini, finora poco incisivi nella salvaguardia di un interesse nazionale come quello dei vaccini, spesso troppo accondiscendenti a politiche di mercato internazionali che di salvaguardia di politiche di sanità nazionali.
Ernesto Campanini (Sinistra per Siena)