“La situazione era molto complessa nel 2013 e lo rimane ancora oggi, nonostante l’impegno profuso in tutti questi anni, anche in termini finanziari, dai soci istituzionali"
SIENA. La situazione dell’Enoteca Italiana è stata posta all’attenzione del Consiglio comunale nella seduta di martedì scorso, 28 marzo, con l’interrogazione di Stefania Bufalini e Gianni Porcellotti (PD). “Avendo appreso dalla stampa – ha detto Bufalini – delle recenti problematiche amministrative che interessano l’ente e i suoi dipendenti”, la consigliera ha chiesto di conoscere “gli sviluppi degli ultimi giorni relativamente al quadro reale dell’Enoteca”.
Il vicesindaco Fulvio Mancuso ha risposto che l’Amministrazione comunale ha affrontato la questione dell’Enoteca sin dall’inizio del mandato, “con l’obiettivo di ottenere un quadro trasparente e chiaro sulla reale situazione dell’ente che, per le attività che svolge e per le sue radici con la città e il mondo produttivo, rappresenta un asset fondamentale per la città e il territorio senese”. Mancuso ha ripercorso le vicende di Enoteca Italiana: “La situazione era molto complessa nel 2013 e lo rimane ancora oggi, nonostante l’impegno profuso in tutti questi anni, anche in termini finanziari, dai soci istituzionali, in particolare il Comune e la Regione Toscana. La Regione, anche su input degli altri soci e del territorio, in particolare Provincia e Camera di Commercio, a fine del 2014 ha stanziato un importo rilevante per il rilancio delle attività e per affrontare la questione dei crediti dei dipendenti”.
Dal punto di vista economico-finanziario, il vicesindaco ha sottolineato che “secondo quanto rappresentato dall’Amministratore Unico, a oggi la situazione debitoria è ancora rilevante e complessa. D’altra parte, risultano crediti nei confronti del Ministero per le Politiche Agricole e Forestali che ammontano a circa 900mila euro, dei quali una parte consistente sarebbe, sempre secondo l’Amministratore Unico, in via di liquidazione: questa partita creditoria è fondamentale, in quanto legata al percorso di ristrutturazione del debito nei confronti degli istituti di credito”.
Nel merito dei rapporti con i dipendenti, il vicesindaco ha affermato che “per quanto riguarda le retribuzioni, l’Amministratore Unico ha informato che i pagamenti sono stati regolari fino al 10 gennaio e che, in ragione del previsto recupero dei crediti, dovrebbero rientrare in una situazione di normalizzazione nei prossimi mesi”. Anche se ancora non si è tenuta l’assemblea di approvazione del bilancio, Mancuso ha aggiunto che “secondo quanto anticipato dall’Amministratore Unico, il bilancio 2016 dovrebbe chiudersi in utile, almeno nella parte ordinaria”.
Il vicesindaco ha trattato anche l’aspetto dei due immobili di proprietà dell’ente: “Gli stessi sono stati oggetto di tentativi di alienazione: relativamente a uno dei due, l’Amministratore Unico ha attestato che è in corso il perfezionamento della vendita e ciò consentirà di estinguere uno dei due mutui in essere”. “È stato disdetto – ha proseguito – anche il contratto con il ristorante che gestiva il ramo d’azienda interno all’Enoteca e l’Amministratore Unico sta valutando se procedere a una gestione diretta degli spazi del Bastione di San Francesco o se, invece, affidarla tramite un nuovo bando. Ogni prospettiva è legata, comunque, al recupero dei crediti e alla gestione dei debiti, compresi quelli contributivi e fiscali per i quali vi è un piano di rateizzazione, e ancor più al rilancio dell’ente”.
Sempre secondo quanto riferito dall’Amministratore Unico, l’attività di servizi offerti alle aziende è ripartita, soprattutto quelli sostenuti da finanziamenti esterni, in particolare sugli assi del Programma di Sviluppo Rurale e delle Organizzazioni Comuni di Mercato. Sull’attività di vendita del vino è in corso l’implementazione del nuovo sito web e di una piattaforma per la vendita online.
Mancuso ha concluso sostenendo che “ovviamente la diligenza, l’attenzione e l’efficacia dell’attività gestionale in capo all’Amministratore Unico, che valuteremo via via in base ai risultati, saranno importantissimi per i destini dell’ente. La complessità della situazione dell’ente, in una prospettiva di medio periodo, non potrà comunque prescindere dal sostegno dei soci, a partire da quelli istituzionali: sostegno che verosimilmente richiederà che gli stessi rafforzino, almeno in questa fase, il loro impegno anche di natura finanziaria, in modo da consentire la sostenibilità della ristrutturazione in corso per un ente al quale il Comune attribuisce, come sottolineato dalla consigliera Bufalini, un ruolo strategico”.
Bufalini ha sottolineato che “la situazione resta complessa e non si registrano sostanziali passi in avanti. Anche l’avvicendamento degli amministratori unici, con l’uscita del neonominato Salvadori e il reincarico a Bianchi, rende tutto più precario e allerta ulteriormente i dipendenti”. “Non posso dichiararmi soddisfatta per la situazione esposta – ha concluso – e auspico che l’Amministrazione comunale continui a monitorare con attenzione l’operato dell’Amministratore Unico e, al contempo, compia tutti gli atti necessari per coinvolgere gli altri soci nella ricerca di una soluzione che consenta la sopravvivenza di un ente tanto importante per la nostra comunità”.