Il 29 marzo arriva la prima“Giornata dell’alimentazione” promossa dal Comitato Mensa insieme a Cir Food
POGGIBONSI. Nelle mense scolastiche arriva la “Giornata dell’alimentazione”. Si svolgerà il 29 marzo e nasce su proposta del Comitato Mensa in collaborazione con la Cir-Food, ditta che si occupa della refezione scolastica. Per l’occasione alla mensa verrà servito in via sperimentale un menù del tutto speciale con pasta al pomodoro, cecìna, contorno di verdure e frutta fresca. “La volontà condivisa in seno al Comitato Mensa – dice il presidente Andrea Settefonti – è quella di lavorare per sensibilizzare le famiglie ad una corretta alimentazione sia a scuola che a casa prendendo come spunto quelle che sono le nuove linee giuda per la ristorazione scolastica”. L’idea della “Giornata dell’alimentazione” è nata per avvicinare i ragazzi ai legumi, nel solco del progetto dello scorso anno quando i bambini si occuparono della filiera dei ceci dalla semina al piatto. “Vuole essere un invito a riscoprire i legumi e le loro proteine come valida alternativa alla carne rossa il cui uso cerchiamo di limitare proprio con la rivisitazione dei menù scolastici che abbiamo avviato da qualche settimana e che contiamo di concludere a breve”, continua Settefonti.
La farinata di ceci, conosciuta anche come fainè, fainà o cecìna, è una torta salata molto bassa, preparata con farina di ceci, acqua, sale e olio extravergine di oliva. Si tratta di un piatto italiano tipico della Liguria. È conosciuta anche a Pisa con l’appellativo di cecìna, a Livorno come torta di ceci o, più semplicemente, torta. E’ in grado di dare sostentamento grazie alle vitamine, B e C e al fosforo contenuti nei ceci e nella farina che da questi si ricava e che ne costituisce l’ingrediente primario.
“Cerchiamo anche con queste iniziative – dice Settefonti – di promuovere un’idea di sana alimentazione ancorata alla tradizione culinaria delle nostre terre. Cibi che i bambini di oggi conoscono poco ma che vale la pena introdurre anche per non disperdere qual patrimonio gastronomico che caratterizza il nostro territorio”.