Il margine di interesse è di 1.810,6 milioni di euro con un contributo del secondo trimestre di quasi 925 milioni di euro (+39 milioni circa; +4,4% sul primo trimestre): la componente commerciale (anche se in crescita nel secondo trimestre rispetto al primo) è ancora penalizzata dal contenuto livello dei tassi a breve, mentre prosegue la dinamica positiva della componente finanziaria (portafoglio di proprietà, asset & liabilities management).
Le commissioni nette (986,6 milioni di euro) sono in crescita del 3,7% sul primo semestre 2009 e confermano nel secondo trimestre le positive evidenze già emerse nel primo trimestre dell’anno
All’interno dell’aggregato i proventi derivanti dalla gestione del risparmio evidenziano una rilevante crescita anno su anno (+28,3%), mentre le commissioni da servizi beneficiano del positivo andamento dei proventi dell’attività creditizia riconducibili al Corporate Finance ed all’operatività dei Key Clients.Il risultato netto da negoziazione/valutazione attività finanziarie è di -33,5 milioni di euro (79,3 milioni il valore al 30/6/2009), negativo nel secondo trimestre per 53,4 milioni. L’aggregato risente della crisi del debito sovrano che ha penalizzato il “risultato netto dell’attività di negoziazione” (-67,9 milioni nel secondo trimestre, -45,2 milioni al 30/06/2010). E’ invece positivo il saldo della voce “utile/perdita da cessione di crediti, attività/passività disponibili per la vendita” (+20,7 milioni di euro nel secondo trimestre; +36,5 milioni il progressivo semestrale) grazie prevalentemente alle plusvalenze da realizzo su titoli classificati AFS e L&R. Tra le altre voci che concorrono alla formazione del margine della gestione finanziaria ed assicurativa si segnalano dividendi, proventi simili e utili/perdite delle partecipazioni che presentano un valore di 33,6 milioni di euro (66,7 milioni di euro al 30/06/09) connesso agli utili da partecipazioni riconducibili prevalentemente ad AXA-MPS e PRIMA SGR e ad altri titoli di capitale classificati AFS. Complessivamente, il margine consolidato della gestione finanziaria ed assicurativa è di 2.810,2 milioni di euro. Per quanto riguarda il costo del credito e delle attività finanziarie si evidenziano: “rettifiche nette di valore per deterioramento di crediti” per 590 milioni di euro (686,7 milioni nel primo semestre 2009). Questo importo esprime un tasso di provisioning di 77 bps in miglioramento grazie alle politiche creditizie sebbene risenta ancora del difficile quadro congiunturale nell’ambito di una politica sempre rigorosa in termini di accantonamenti. “rettifiche nette di valore per deterioramento di attività finanziarie” negative per 19 milioni di euro per effetto prevalentemente di svalutazioni di titoli di capitale quotati e classificati AFS, soggetti ad impairment .Il totale degli oneri operativi flette del 3,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente a conferma dell’attenzione e della capacità del Gruppo Montepaschi di contenere strutturalmente la spesa. Nel dettaglio:le “spese per il personale”, circa 1.073 milioni di euro, mostrano un calo del 3,5% anno su anno, beneficiando degli effetti strutturali del processo di riduzione e ricomposizione degli organici;le “altre spese amministrative” (535 milioni di euro), si riducono del 4,8% sul primo semestre 2009 grazie alle sinergie di costo ottenute con i processi di riorganizzazione e le azioni di cost management; le “rettifiche di valore su attività materiali ed immateriali” sono di 82,3 milioni di euro, in aumento del 6,4% rispetto al 30 giugno 2009 principalmente per effetto degli investimenti in I.C.T. effettuati nel biennio 2008/2009. Il risultato operativo netto, quindi, è di 510,8 milioni di euro (+8,1% rispetto a giugno 2009). Il cost/income è pari al 60,2% (vs 64,2% di fine 2009).Tra le altre componenti che concorrono alla formazione dell’utile netto abbiamo:accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri e altri proventi/oneri di gestione per circa -134 milioni di euro (-34,8 milioni al 30/06/2009) con un’incidenza del secondo trimestre di -92,2 milioni (-41,4 milioni nel primo trimestre dell’anno) su cui impatta un accantonamento effettuato nella seconda parte del semestre a fronte di possibili perdite operative collegate a una posizione a sofferenza. Il progressivo della voce da inizio anno è composto da circa -96 milioni di euro di accantonamenti al fondo rischi ed oneri (riconducibili principalmente ad accantonamenti per controversie legali, revocatorie nonché svalutazioni operate sui titoli “junior notes”) e circa -37 milioni relativi ad oneri di gestione netti (in particolare transazioni per cause e migliorie su beni di terzi);utili/perdite da cessione investimenti di 184,2 milioni di euro di cui circa 175 milioni (valore al netto dei relativi avviamenti) riconducibili alla plusvalenza realizzata dalla cessione di un lotto di complessivi n. 72 sportelli al Gruppo Carige (22) ed al Gruppo Intesa-SanPaolo (50). L’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte si attesta quindi a circa 539 milioni di euro.A completare il quadro reddituale concorrono infine imposte sul reddito dell’esercizio negative per circa 220 milioni di euro.L’utile netto di periodo del Gruppo Montepaschi ante effetti della Purchase Price Allocation (PPA) è di 318,4 milioni di euro. L’utile netto contabile è pari a 261,2 milioni di euro. Con riferimento ai segmenti operativi del Gruppo Montepaschi, individuati in base alla normativa IFRS 8, queste le principali evidenze: Direzione Commerciale Privati: § margine della gestione finanziaria e assicurativa: -3,9% anno su anno§ impieghi verso clientela: +16,6% anno su anno; +8,7% sul 31/12/09§ raccolta diretta: +2,9% anno su anno; Direzione Commerciale Corporate: § margine della gestione finanziaria e assicurativa: -0,8% anno su anno § impieghi verso clientela: flat anno su anno; +3,7% sul 31/12/09 (+2,6 miliardi di euro)§ raccolta diretta: +3,3% anno su anno; Aggregati Patrimoniali Per quanto riguarda gli aggregati di raccolta, al 30 giugno 2010 i volumi di raccolta complessiva del Gruppo sono circa 293 miliardi di euro, in aumento di 4,4 miliardi di euro (+1,5%) sul 31/03/2010 “ricostruito” (per cessione sportelli, vedi nota 1) e in aumento di 18,2 miliardi di euro sull’anno precedente “ricostruito” (+6,6%), grazie soprattutto allo sviluppo della componente diretta (+3,5% su marzo 2010; +8,8% anno su anno). In crescita anche il risparmio gestito (+0,8% su marzo 2010; +9,6% anno su anno), sostenuto dal positivo andamento della raccolta premi assicurativi e delle gestioni collettive.La raccolta diretta si attesta intorno ai 158 miliardi di euro, in crescita di circa 13 miliardi rispetto a giugno 2009 ricostruito, mentre la raccolta indiretta cresce di 5,4 miliardi di euro rispetto al valore ricostruito di fine giugno 2009.In particolare, per quanto riguarda la gestione del risparmio, è stata registrata un’attività commerciale intensa che si è tradotta in flussi di collocamento per circa 11,4 miliardi di euro. Particolarmente positive le evidenze del comparto bancassurance: la raccolta premi è di 3,5 miliardi di euro, in deciso progresso sul primo semestre 2009 (+53,7%), con andamento comune a tutte le categorie di polizza. Si conferma ancora predominante il peso dei premi versati per le polizze tradizionali (61,8% contro il 66,3% dello scorso anno), seguito dalle polizze Unit (22% contro il 10,2%) e dalle polizze Index (16,1% contro il 23,5%). La dinamica degli impieghi nel primo semestre 2010 ha beneficiato di nuovi mutui stipulati per circa 8,7 miliardi di euro, in aumento del 73% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Per quanto riguarda il credito specializzato (industriale e al consumo) erogato dal Gruppo tramite società prodotto dedicate, i flussi di nuovi finanziamenti sono complessivamente superiori ai 6 miliardi di euro (+24,1% anno su anno), con un contributo del secondo trimestre di circa 3,3 miliardi di euro (+17,4% rispetto al primo trimestre). Con riferimento alla qualità del credito, il totale dei crediti deteriorati netti è in leggera crescita rispetto ai valori di Marzo 2010 (+700 milioni di euro). Per quanto riguarda, invece, la qualità del portafoglio in bonis, nel secondo trimestre è migliorata di 10 bps la probabilità media di default attestatasi al 2,60% rispetto al 2,70% di marzo.
I presidi a copertura dei crediti deteriorati rimangono su livelli congrui ed in linea con quelli storici (circa il 40%) del Gruppo Montepaschi. Per le sole sofferenze lorde, l’incidenza delle rettifiche di valore è del 56,5%, in crescita di circa 68 bps rispetto ai valori di fine marzo 2010. Le rettifiche di valore di portafoglio su impieghi in bonis lordi sono intorno allo 0,6% sostanzialmente sui livelli del 31/12/2009.