La Contrada ha vinto per la decima volta
TORRITA DI SIENA. La Contrada di Porta Nova ha vinto, davanti ad un pubblico strabocchevole, la 61.a edizione del Palio dei Somari di Torrita di Siena. Per il quartiere bianconero si tratta del quarto successo in appena sei anni, tutti firmati dal fantino Alessandro Guerrini, detto “Cobra”, che entra così nell’Olimpo dei grandi protagonisti della manifestazione.
Trent’anni, nato a Farneta, frazione di Cortona, ma ormai residente in Svezia, dove svolge l’attività di fantino professionista nelle corse di equitazione e di allenatore di cavalli da gara, Guerrini porta infatti a cinque il numero delle sue affermazioni, affiancando così Andrea “Drago” Peruzzi, altro jockey ancora in attività, ad una sola lunghezza dal compianto Maurizio “Riccio” Mantini, capace di imporsi sei volte su un arco di venti anni, dal ’76 al ’95.
Da parte sua Porta Nova, piccola ma vivacissima contrada del centro storico, raggiunge quota dieci nei trionfi in poco più di mezzo secolo di sfide sul tufo, si potrà dunque fregiare della “stella” (finora appannaggio de Le Fonti, di Porta Gavina e della Stazione) e onora al meglio l’eredità morale del Presidente Ivo Pieri, che nel 2012 assaporò il successo con “Cobra”, sul quale aveva puntato già da tre anni, e che scomparve poco dopo il bis del 2013.
Oggi a festeggiare è il presidente Enrico Buracchi, contradaiolo DOC, “pupillo” di Pieri e autentico condottiero, insieme ad una dirigenza dinamica e compatta e a famiglie che hanno fatto la storia di questa contrada.
Il merito del successo viene unanimemente attribuito, anche dagli sconfitti e dai delusi, proprio a Cobra, fantino giovane ma lucido e determinatissimo nei momenti che contano. La sorte aveva infatti assegnato a Porta Nova il somaro Margheritina, rivelatosi subito non particolarmente competitivo. Guerrini ha vinto la propria batteria eliminatoria, su Porta Gavina, sfruttando proprio la debolezza dell’avversario e dedicando i tre giri della manche anche a conoscere meglio la sua cavalcatura. Così in finale è partito, con prudenza, alle spalle delle scatenate Porta a Sole (che con Matteo “Galletto” Noli ha condotto per i primi due giri, dando l’impressione di poter puntare al successo) e Stazione, sempre combattiva con il fortissimo Francesco “Spighetto” Ferrari; poi ha saputo cogliere alla perfezione l’attimo in cui le prime due sono calate, ha spronato il proprio somaro dove sapeva che avrebbe potuto ottenere il massimo ed ha condotto in testa un fantastico ultimo giro e mezzo che gli ha consegnato il trionfo.
Impazzito di gioia, di fronte ad un successo tanto netto quanto insperato, il popolo di Porta Nova si è impadronito del bellissimo panno dipinto dall’artista fiorentino Andrea Granchi, e lo ha portato a lungo in corteo, prima di raggiungere il territorio di contrada ed improvvisare – come vuole la tradizione – la prima festa di ringraziamento.
Alla finale erano pervenute anche Cavone e Porta a Pago che, pur disputando una buona prova, non sono mai riuscite ad inserirsi nel discorso per la vittoria. Sono rimaste invece fuori Le Fonti, Porta Gavina e Refenero con quest’ultima ancora desolatamente “nonna” del palio torritese, ad ormai ben 32 anni dall’ultima affermazione.
Per quanto riguarda gli altri premi, a conquistarli sono stati Cavone, che ha portato in sede lo Sfoggiato, per il corteo storico più aderente alle linee guida della rievocazione medievale, e che potrà detenerlo fino al prossimo palio, gli sbandieratori di Refenero Gianmarco Goti e Giacomo Bracciali ed i tamburini di Porta a Sole Alessandro Zollo ed Amedeo Tavanti.
La manifestazione in onore di San Giuseppe si è svolta in una magnifica giornata di sole, di chiaro stampo primaverile, con temperatura tiepida; queste condizioni hanno sicuramente favorito l’afflusso di un pubblico veramente numeroso che, al momento della gara, ha stipato ogni angolo intorno all’anello di tufo. E’ stato un epilogo assolutamente coerente con quello che la festa ha proposto nei sette giorni precedenti, con eventi sempre riuscitissimi e caratterizzati costantemente dalla partecipazione di contradaioli e visitatori e da indiscusso gradimento. Anche secondo gli osservatori meno inclini a facili entusiasmi si è trattato di una delle migliori edizioni nella storia del Palio dei Somari, equilibrata nel dosaggio tra rievocazione storica e divertimento, e caratterizzata da soluzioni che si sono rivelate azzeccate.
Rimarrà impressa nella memoria di tutti la serata della viglia in cui gli spettatori hanno potuto assistere alla presentazione del panno e soprattutto alla gara che ha impegnato le coppie di sbandieratori e tamburini prendendo posto sui nuovi palchi sistemati lungo il perimetro di Piazza Matteotti che hanno regalato una perfetta visuale dello spettacolo. Unanime dunque il riconoscimento a Yuri Cardini, nuovo presidente dell’Associazione Sagra di San Giuseppe, ed al suo staff che ha saputo ben gestire la complessa organizzazione, con il fondamentale supporto del Sindaco Giacomo Grazi e dell’Amministrazione Comunale.