Finanziamento europeo per Nanoarchitectronics, progetto di supporto alla ricerca coordinato dall’Università di Siena
SIENA . La scienza ci apre le porte del futuro e ci lascia immaginare come sarà il mondo delle prossime generazioni.
Dodici Università, istituti di ricerca e industrie high-tech coordinate dal professor Stefano Maci dell’Università di Siena hanno ricevuto dall’Unione Europea un finanziamento di 670mila Euro per il progetto Nanoarchitectronics, che mira a individuare una strategia comune per la ricerca applicata in un nuovo settore interdisciplinare che interseca elettromagnetismo e nanoelettronica, nel quadro delle future tecnologie emergenti (FET-Open) del programma Horizon 2020.
Obiettivi del progetto sono l’individuazione di un linguaggio comune tra fisici e ingegneri, e di un modo di pensare condiviso per la strutturazione di uno specifico impianto teorico e applicativo della ricerca, che consenta di delineare il futuro di questa nuova area di studio, la nanoarchitectronica. L’obiettivo finale a lungo termine è lo sviluppo di strutture adattive e cognitive riconfigurabili, superfici e interfacce intelligenti con proprietà sensoriali e trasmissive, ottenute assemblando blocchi su scala nanometrica in architetture di tipo gerarchico.
“Il progetto – dice il professor Maci – mira a costruire le fondamenta di un nuovo settore di confine tra l’interazione quantistica ed elettromagnetica con la materia su nanoscala, un’area di ricerca innovativa che punta a uniformare nel prossimo futuro i concetti, le metodologie e le tecnologie dell’Informazione e della comunicazione”.
Un nuovo approccio, dunque, la condivisione di una strategia comune tra gli scienziati, un’attenzione alla disseminazione della conoscenza, ma anche un utilizzo applicato di nuove tecnologie saranno i concetti chiave di questo progetto che promette di svelare quale sarà la futura dimensione dell’elettronica e delle comunicazioni nel prossimo decennio.