ROMA. Estesa ai centri CAF la competenza in materia riscossione debiti fiscali. Federcontribuenti:”nessuna novità, anche prima di questo accordo attraverso i CAF il contribuente poteva chiedere assistenza sulle cartelle Equitalia. L’intento è sempre lo stesso, fare cassa ad ogni costo aumentando i soggetti che pubblicizzano la rottamazione”. Nessuna novità o aiuto concreto ai contribuenti in difficoltà. ”Il rischio di approssimazione potrebbe spingere il contribuente verso il crollo economico”
Secondo una convezione siglata con Equitalia e l’Agenzia delle Entrate i CAF potranno, dietro delega del contribuente, consultare tutte le informazioni relative alla posizione debitoria per le cartelle di pagamento emesse dall’anno 2000 e relativa documentazione; verificare i pagamenti, gli sgravi e le sospensioni, le procedure e i piani di rateizzazione concessi; trasmettere istanze di rateizzazione e ottenere direttamente online il piano di rateizzazione; trasmettere istanze di sospensione legale della riscossione; trasmettere dichiarazioni di adesione alla definizione agevolata ai sensi del D.L. n. 193/2016, convertito con modificazioni dalla Legge n. 225/2016; trasmettere altre istanze, previste dalla normativa che disciplina il servizio nazionale della riscossione, a favore del contribuente.
”Attribuire ai CAF la possibilità di gestire la rottamazione delle cartelle rappresenta l’ennesima ed ulteriore dimostrazione di come questa pseudo forma di condono si sia mostrata in tutta la sua pochezza ed d il numero di istanze presentate dai contribuenti sia largamente inferiore alle attese sperate. Questa convenzione punta a spingere quanti più contribuenti ad aderire ad una rottamazione studiata malissimo e in più a coprire i tagli effettuati agli stessi CAF che potranno tariffare le richieste dei contribuenti. Se il nostro legislatore avesse voluto avrebbe fatto in modo di facilitare la vita ai contribuenti invece di dare in appalto una definizione agevolata che non è decollata perchè non ha tenuto conto della capacità reddituale dei contribuenti in difficoltà”.
Tra le altre cose si sottolinea di come tale rottamazione preveda debiti a ruolo a partire dal 2000 quando la stessa Equitalia come l’Agenzia delle Entrate sono consapevoli che la maggior parte di quei ruoli sono palesemente prescritti e/o inesigibili. ”Come mai negli estratti di ruolo che i contribuenti richiedono ad Equitalia per verificare la loro posizione debitoria e per valutare, la possibilità di rottamare, spuntano cartelle non solo prescritte, ma in precedenza non indicate? Come mai in questi estratti figurano ancora ruoli e cartelle annullate con sentenze passate in giudicato? In altri termini questa rottamazione è stata studiata fuori dai cardini del codice civile e dello Statuto dei Contribuenti e senza attingere dalla Corte di Cassazione”.
Federcontribuenti conclude: ”invitiamo i contribuenti a non cedere al ricatto di uno Stato incapace di tutelare contribuenti in difficoltà e stanare i veri evasori fiscali. Questo è un chiaro tentativo di aumentare la platea degli aderenti, di coprire il taglio previsto per i CAF e di pulire le aule dei tribunali dai tantissimi contenziosi aperti con il fisco”.