In particolare l'IdV, ritiene che debbano essere respinti decisamente, da un lato, ogni tentativo di sottovalutazione degli eventi e, dall'altro, ogni tendenza a pronunciare interessate condanne anticipate, magari per spirito di antica rivalsa.
Condivide invece e fa proprie le preoccupazioni e le perplessità espresse anche da importanti esponenti politici nazionali in relazione ad una possibile "questione morale" senese.
Indipendentemente dall'accertamento di eventuali responsabilità penali, l'IdV si impegna a combattere risolutamente qualsiasi forma di gestione del potere, da chiunque messa in opera, che, ricalcando vecchie tendenze affermatesi alla fine del secolo scorso e sviluppatesi sino ad oggi, non sia improntata alla massima trasparenza e ribadisce la ferma intenzione di ostacolare e denunciare a tutti i livelli l'intreccio perverso tra politica e affari che può essere dipanato e sconfitto solo attraverso la ripresa di un diffuso ed incisivo controllo democratico, popolare e fortemente partecipato.
Nella situazione data l'IdV di Siena non può che ribadire che chiunque intenda candidarsi alla guida del Comune di Siena non potrà godere del necessario appoggio se non sarà in grado di dimostrare preventivamente la propria totale estraneità rispetto a qualsivoglia consorteria e qualsivoglia accordo di mera spartizione del potere, impegnandosi formalmente al radicale rinnovamento dei metodi di governo a partire dalla scelta delle persone, da effettuare non in base all'appartenenza ma con esclusivo riferimento al merito e alla competenza, restando inteso che, una volta soddisfatta questa condizione prioritaria ed essenziale, ogni discriminante dovrà avvenire sui contenuti, cioè sui programmi e sul progetto di città per l'immediato futuro.
Il Coordinamento Provinciale di Italia dei Valori