SIENA. Una grave minaccia per le aziende toscane viene dalla recentissima riforma del codice della proprietà industriale e, in particolare, dalla nuova formulazione dell'articolo 239 che, approvato lo scorso agosto, dovrebbe entrare in vigore proprio in questi giorni. A raccogliere l'allarme delle moltissime imprese interessate all'industrial design è l'assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini che ha scritto al ministro dello sviluppo economico per sollecitare il governo ad un ripensamento.
Simoncini sottolinea le «gravi conseguenze da un punto di vista economico-sociale, oltre che giuridico, che potrebbero derivare dalla recente modifica dell'articolo 239 del Codice di proprietà industriale».
In pratica la nuova versione dell'articolo libera dai vincoli della tutela giuridica buona parte delle opere di design industriale, con effetti decisam ente negativi per le imprese che su tali opere (modelli, disegni, marchi) basano, molto spesso, la loro presenza qualificata sui mercati mondiali.
«In particolare – scrive l'assessore – la nuova formulazione dell'articolo 239 è destinata a provocare nefaste conseguenze per l'intero comparto produttivo dell'industrial design, un settore in cui la nostra regione può vantare un ruolo di vera e propria eccellenza, un valore da cui ha tratto grande vantaggio tutto il paese».
In Toscana sono interessate migliaia di aziende e migliaia di lavoratori, con particolare riferimento ai distretti di Siena-Poggibonsi, Valdarno-Arezzo, Quarrata-Pistoia, Empoli-Santa Croce. «La nuova legge – prosegue l'assessore – nel cancellare dall'oggi al domani il regime di salvezza che tutte le precedenti formulazioni avevano garantito, ha ricadute davvero drammatiche». E conclude dicendosi «convinto che la norma in question e sia frutto di un equivoco e che il governo italiano possa giungere ad un ripensamento nel più breve tempo possibile della modifica in questione al fine di porvi urgente riparo».
Simoncini sottolinea le «gravi conseguenze da un punto di vista economico-sociale, oltre che giuridico, che potrebbero derivare dalla recente modifica dell'articolo 239 del Codice di proprietà industriale».
In pratica la nuova versione dell'articolo libera dai vincoli della tutela giuridica buona parte delle opere di design industriale, con effetti decisam ente negativi per le imprese che su tali opere (modelli, disegni, marchi) basano, molto spesso, la loro presenza qualificata sui mercati mondiali.
«In particolare – scrive l'assessore – la nuova formulazione dell'articolo 239 è destinata a provocare nefaste conseguenze per l'intero comparto produttivo dell'industrial design, un settore in cui la nostra regione può vantare un ruolo di vera e propria eccellenza, un valore da cui ha tratto grande vantaggio tutto il paese».
In Toscana sono interessate migliaia di aziende e migliaia di lavoratori, con particolare riferimento ai distretti di Siena-Poggibonsi, Valdarno-Arezzo, Quarrata-Pistoia, Empoli-Santa Croce. «La nuova legge – prosegue l'assessore – nel cancellare dall'oggi al domani il regime di salvezza che tutte le precedenti formulazioni avevano garantito, ha ricadute davvero drammatiche». E conclude dicendosi «convinto che la norma in question e sia frutto di un equivoco e che il governo italiano possa giungere ad un ripensamento nel più breve tempo possibile della modifica in questione al fine di porvi urgente riparo».