"Il Comune avrebbe dovuto inserirli come capigruppo dei professionisti incaricati di redigerlo"
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SIENA. Dal Circolo Città Domani – Sinistra per Siena riceviamo e pubblichiamo.
“Continuano e si aggravano le dimostrazioni di inadeguatezza del Comune di Siena nella gestione di settori decisivi per l’assetto e lo sviluppo della nostra città come l’edilizia e l’urbanistica.
Dopo aver fatto colpevolmente fatto scadere il Regolamento Urbanistico, aver approvato una delibera che ha solo aggiunto incertezze e non essere riusciti a risolvere le problematiche del Regolamento Urbanistico che determinano l’assoluta inattuabilità delle sue previsioni, adesso il Sindaco Valentini, nella sua veste di assessore all’Urbanistica ci dà un’ulteriore prova della sua inadeguatezza.
L’ultimo scivolone – per non dire di peggio – riguarda l’assegnazione dell’incarico ad un gruppo di professionisti per la redazione del Piano Operativo (lo strumento urbanistico che individua e disciplina gli interventi di tutela e valorizzazione di organizzazione e trasformazione del territorio da realizzare nell’arco temporale di cinque anni).
Nel bando si richiedeva che il capogruppo fosse un architetto o un ingegnere, escludendo quindi il profilo dell’urbanista, particolarmente utile invece nel disegnare lo sviluppo della città presa nel suo complesso anche paesaggistico. La mancanza era stata fatta notare dall’Associazione Nazionale degli Urbanisti e dei Pianificatori Territoriali e Ambientali che, richiamandosi all’equipollenza fra la laurea in pianificazione territoriale urbanistica e ambientale con quella in ingegneria civile ed architettura stabilita con il decreto interministeriale dell’11 maggio 2005, aveva chiesto di modificare o integrare la procedura di gara, indirizzandosi appositamente al Sindaco, al responsabile del servizio gare e appalti e del RUP del Comune di Siena.
L’invito non era stato accolto, anche – si era detto – per ragioni di tempo, perché il Comune voleva concludere velocemente la gara.
Che fosse un pretesto è stato ben presto evidente: il 2 dicembre 2016 doveva aver luogo l’apertura delle offerte ma la scadenza fu rimandata e la commissione di valutazione è stata effettivamente nominata un mese dopo e ancora modificata dopo 10 giorni, giungendo ad aggiudicare la gara solo il 30 gennaio 2017. Se si fosse considerato il valore dell’osservazione, ci sarebbe stato tutto il tempo per correggere il bando e concludere anche prima della fine di gennaio.
Fra l’altro la commissione di valutazione è stata composta solo di tecnici interni al Comune, cosa che contrasta con l’ambizione proclamata dal Comune di voler individuare un professionista altamente qualificato “in considerazione della tipologia del territorio paesaggisticamente vincolato e del riconoscimento quale sito Unesco della città”. L’intento non sembrerebbe raggiunto, anche perché hanno concorso solo 4 raggruppamenti, essendo stati esclusi quelli capeggiati da urbanisti di grande fama e competenza.
Il consigliere di Sinistra per Siena, Ernesto Campanini, ha presentato su questa vicenda un’interrogazione al Sindaco di Siena paventando il rischio che l’illegittima esclusione degli urbanisti possa esporre il bando a ricorsi. In particolare poi ha chiesto se l’aver ristretto la “partecipazione di concorrenti non abbia violato i principi di correttezza, libera concorrenza, non discriminazione e trasparenza.