MILANO. L’ex presidente del Monte dei Paschi, Alessandro Profumo, si chiede “spesso” se, durante la gestione con l’allora amministratore delegato Fabrizio Viola, abbiano fatto bene a “non fare fallire” la banca. “Mi domando spesso – ha infatti detto durante una conferenza stampa organizzata per inaugurare la nuova sede della stampa estera a Milano – se Viola e io abbiamo fatto bene a salvare Mps invece di farla fallire”.
“Basti vedere cosa abbiamo visto con le quattro banche – ha aggiunto – e quanto sono costate al Paese. Mps nulla, per adesso, ora vediamo”. Per gli npl (non solo quelli di Mps), “oggi non c’è mercato – ha spiegato – perché i compratori sono così furbi che aspettano di comprare a prezzi bassissimi. Io conto molto in Atlante o in soggetti che creino un po’ di domanda. Penso che il 2017 sarà un anno in cui vedremo tanti cambiamenti”.
Lista dei debitori: “Non vedevo nulla di contrario» alla pubblicazione della lista dei debitori di Mps «ma non avrebbe portato alcun valore aggiunto. Se i cittadini vogliono avere questa informazione e le norme sulla privacy cambiano non vedo nulla in contrario”. Parlando delle autorità di controllo, ha spiegato “in Italia non ha funzionato la vigilanza sui sistemi di governance. Io l’ho vissuto in Mps, ma possiamo parlare anche di altri istituti. Nel caso di queste banche il pesce puzzava dalla testa”. Per Profumo, le autorità di vigilanza “non hanno seguito la velocità del cambiamento del mondo e, in alcuni casi, non sono state in grado di percepire determinati fenomeni. Le autorità di controllo europee non hanno visto l’arrivo della crisi, ma non l’aveva vista nessuno di noi”.