MONTERIGGIONI. Sabato (4 settembre) arriva a Monteriggioni lo spettacolo itinerante le “Serate di Nomadelfia”. Alle 21,30, lo splendido scenario del Castello, ospiterà il coinvolgente e originale show di figurazioni acrobatiche e danze eseguite dai giovani di Nomadelfia.
Un’esibizione, ad ingresso gratuito, a cui prenderanno parte 140 persone di cui 100 ballerini, da 6 a 21 anni, che per 4 mesi all’anno sostengono prove con una coreografa professionista. Le danze sono tratte dalle tradizioni e dal folklore di tutto il mondo.
La particolarità di Nomadelfia è quella di essere una popolazione comunitaria di famiglie che vivono insieme, nelle vicinanze di Grosseto, con lo scopo di costruire una nuova civiltà fondata sul Vangelo. Al Vangelo infatti fanno riferimento tutte le norme che regolano la vita personale, familiare e sociale di questa comunità.
Oggi, Nomadelfia è una popolazione di circa 300 persone organizzata in 60 famiglie, e per la Chiesa è una parrocchia comunitaria. Un paese dove tutti i beni sono in comune e non circola denaro. Si lavora solo all'interno della comunità. Nessuno è pagato e i lavori ripetitivi o pesanti si fanno insieme. Anche le scuole sono interne, i figli si presentano come privatisti agli esami di Stato.
“Siano stati molto lieti – dice il sindaco di Monteriggioni, Bruno Valentini – di ospitare e dare il nostro patrocinio ai ragazzi di Nomadelfia. Credo che chi assisterà allo spettacolo oltre che divertirsi ed apprezzare la qualità dell’evento, si appassionerà alla testimonianza di fraternità universale e di unità che emerge al di là del semplice show”.
“Sarà anche un’occasione – continua Valentini – per saperne di più su una realtà molto vicina a Siena, ma forse non conosciuta a sufficienza”.
Nomadelfia è stata fondata da don Zeno Saltini (1900-1981) il quale, diventando sacerdote nel 1931, ha accolto come figlio un giovane che usciva dal carcere. Da allora quasi 5mila ragazzi sono stati ospitati nelle famiglie di Nomadelfia. Oltre 10mila persone si recano a Nomadelfia ogni anno. Giovanni Paolo II, visitando la comunità nel 1989, la definì "Una società che prepara le sue leggi ispirandosi agli ideali predicati da Cristo". La comunità è aperta a tutti e ospita ogni anno migliaia di visitatori, mettendo a loro disposizione accompagnatori per illustrarne struttura e finalità. Attualmente il responsabile spirituale di Nomadelfia è don Ferdinando Neri, un prete senese che è stato pro-vicario dell’attuale Vescovo.
Nate nel 1966 su proposta di don Zeno le “Serate di Nomadelfia” hanno avuto più di 1.200 repliche sulle piazze di tutta Italia e all'estero. Lo spettacolo ha superato ampiamente il milione di spettatori. La comunità organizza in proprio tutto lo show, compreso il montaggio degli impianti. Divisi in squadre, ognuna con proprie mansioni: pubblicità, pubbliche relazioni, addetti al palco, all'impianto sonoro ed elettrico, alle sedie, ai costumi, alla stampa, alle riprese video, alle pulizie della zona dove vengono allestiti i palcoscenici. Servono 3 pullman, 5 autotreni ed altri 11 mezzi per il trasporto di tutte le persone e attrezzature.