La giunta di Siena approva il progetto e firma un protocollo con Monteriggioni
SIENA. La realizzazione di un marciapiede protetto per collegare le località Fontebecci e Il Braccio è stata approvata ieri dalla Giunta comunale.
L’intervento, all’interno del programma di moderazione del traffico, e della programmazione delle Opere Pubbliche, prevede un restringimento delle carreggiate ed è teso – come ha evidenziato l’assessore ai Lavori Pubblici Paolo Mazzini <<al miglioramento delle condizioni di sicurezza degli utenti della strada, come previsto dal Piano Urbano della Mobilità. Il tratto che sarà interessato dai lavori, si trova nella parte Nord della Cassia, tra la rotatoria di Fontebecci e l’intersezione con la via per Uopini ed è caratterizzato dall’alta velocità di percorrenza dei veicoli che vi transitano e da numerosi pedoni che, senza protezione, quotidianamente sono costretti a camminare sulle banchine laterali e nelle cunette di scolo delle acque meteoriche in assenza di illuminazione o percorsi specifici>>.
Per la creazione di questo nuovo marciapiede, che si svilupperà lungo la linea di confine tra il Comune di Siena e il Comune di Monteriggioni, durante la stessa seduta di Giunta è stato approvato anche un apposito Protocollo d’Intesa tra le due Amministrazioni che, in maniera paritetica, copriranno le spese che ammontano a 265mila euro. Il Comune di Siena, nel frattempo, parteciperà al bando, finalizzato alla sicurezza stradale, indetto dalla Regionale Toscana per ottenere un co-finanziamento.
Il marciapiede, lungo 400 metri, garantirà la sicurezza dei pedoni perché rialzato rispetto alla sede carrabile, e sarà illuminato da lampioni posizionati a circa 25 metri l’uno dall’altro. All’inizio e alla fine del percorso verranno rialzati anche i due attraversamenti pedonabili già esistenti così da diminuire la velocità dei veicoli, e realizzati degli spazi di fermata per il trasporto pubblico urbano ed extraurbano: il primo all’altezza del nuovo Centro medico e Istituto bancario, l’altro al Braccio in modo che le operazioni di attesa, salita e discesa avvengano in zona protetta e non in banchina come attualmente.
L’intervento prevede, inoltre, un nuovo impianto per lo smaltimento delle acque meteoriche e l’adeguamento della segnaletica stradale.