In aula Massimo Parisi che risponde per il "filone editoria"
FIRENZE. E’ iniziata l’udienza del processo per il crac dell’ex Credito Cooperativo Fiorentino, la banca di cui e’ stato presidente per vent’anni Denis Verdini, il principale dei 45 imputati (43 persone e due societa’), di un’inchiesta, in cui, oltre alla bancarotta del Ccf, viene contestato a societa’ editoriali, riferibili sempre a Verdini, di aver percepito indebitamente contributi dal Fondo per l’editoria. Proprio riguardo al filone ‘editoria’, e’ oggi presente in aula Massimo Parisi, eletto alla Camera nelle file del Popolo della Liberta’ nel 2013 e oggi confluito in Ala.
All’epoca dei fatti Parisi era amministratore delle societa’ – che l’accusa ritiene ‘cooperative fittizie’, create per rispondere ai requisiti per l’accesso al sostegno statale – sott’accusa. Nel periodo tra il 2005 e il 2009, queste societa’ editoriali hanno percepito complessivamente circa 4,5 milioni all’anno. Lo Stato, parte civile in questo procedimento, ha chiesto un risarcimento di oltre 40 milioni. Per Parisi, e’ stata chiesta una condanna a sei anni; undici per Denis Verdini, al quale viene contestato anche il reato di associazione a delinquere relativo all’appropriazione indebita del denaro della banca poi fallita. L’arringa della difesa di Verdini e’ fissata la prossima settimana.