Il coordinamento di Siena e Valdelsa interviene nel dibattito: "Difendiamo la scuola pubblica e i suoi progetti educativi"
SIENA. Il Coordinamento Nonunadimeno Siena e Valdelsa – in seguito ai fatti che hanno interessato l’asilo Monumento e il suo corpo docente, finito sotto accusa per aver realizzato un progetto educativo, criticato con argomentazioni false e modalità violente da un gruppo di fanatici e facinorosi – esprime sostegno e solidarietà alla direzione scolastica, agli insegnanti e alle insegnanti e ai genitori che hanno appoggiato l’intervento educativo ritenendolo valido ed utile per la crescita dei loro figli e figlie, per gli attacchi gratuiti e strumentali che hanno subito.
“Ci uniamo a tutti i docenti, genitori e rappresentanti politici di Siena che condannano fermamente il tentativo di minare la credibilità e la professionalità degli educatori, l’autonomia delle scuole pubbliche e la laicità, attraverso un bieco tentativo di mascherare una idea regressiva di società con la ragione di voler difendere i bambini – dichiara il Coordinamento Nonunadimeno Siena e Valdelsa – è necessario ricordare a chi maltratta e probabilmente ignora i principi della nostra Carta Costituzionale, che la scuola pubblica è il luogo deputato a stimolare il pensiero critico e libero dei giovani, in cui si apprende che la laicità è uno spazio aperto dove si incontrano diversità morali, religiose e culturali in piena libertà e reciproco riconoscimento e l’autonomia è un valore per tutti e tutte, da difendere, qualunque sia la gestione politica nazionale e regionale del sistema formativo. Unico limite è dato dalla trasparenza degli obiettivi e della programmazione educativa, e dalla loro aderenza all’obiettivo generale posto all’educazione di tutti dalla Costituzione repubblicana, che alla luce dei fatti pare che non sia stato né violato né disatteso”.
Inoltre poichè tra le accuse mosse al progetto educativo dell’asilo Momumento, si fa riferimento ad una presunta “cultura gender”, precisiamo che l’ideologia gender non esiste, è una recente invenzione di chi non ha argomenti per contrastare gli interventi educativi che da sempre puntano ad abbattere stereotipi e pregiudizi e a promuovere la cultura dell’inclusione e del rispetto delle differenze nelle scuole e trae vantaggio politico dal creare un clima di terrore. Esiste al contrario, una lunga tradizione di studi di genere che con fondatezza scientifica ha dimostrato che l’omotransfobia, il sessismo e il razzismo, hanno la stessa matrice, sono appresi e determinati culturalmente e producono discriminazione, esclusione, stigma sociale.
Coordinamento Nonunadimeno Siena e Valdelsa