Più volte aveva eluso i controlli dei Carabinieri
SIENA. Un senese del 1937, condannato con pena definitiva a sei mesi di arresto per abusivismo edilizio, commesso a Siena fra il 2004 e il 2007, aveva ottenuto la possibilità di scontare la pena a casa propria. Ma evidentemente quel trattamento benevolo concessogli dalla legge gli stava stretto. In diverse occasioni non si era fatto trovare dai Carabinieri adducendo motivi di salute e giustificazioni non troppo o affatto documentate, tanto da stimolare l’attenzione di chi doveva dedicarsi alla sua vigilanza. I militari dell’Arma immancabilmente documentavano i risultati delle visite ispettive descrivendo assenze e giustificazioni all’autorità giudiziaria senese. Nell’ultima circostanza, ai Carabinieri che lo avevano atteso sotto casa, aveva riferito di essersi dovuto assentare per andare in farmacia. “Ha per caso lo scontrino della farmacia? Lo conserva per le detrazioni fiscali?”: gli hanno i militari della Stazione di Siena Viale Bracci. “Macchè! non son mica tenuto a conservare gli scontrini”. A specifica richiesta dei suoi controllori che ci volevano vedere chiaro, ha risposto di essere stato in una farmacia in città che, come dimostrato da successive verifiche, proprio quel giorno era chiusa. Alle circostanziate contestazioni rivoltegli, l’uomo ha ammesso di aver dichiarato il falso e dicendo di aver accompagnato la moglie a fare la spesa, dimostrando così di attribuire un’importanza molto residuale alle prescrizioni della magistratura.
Sul tavolo del magistrato di sorveglianza è finita una documentata informativa dei Carabinieri, così il detenuto domiciliare, per ordine dello stesso magistrato che gli aveva concesso il regime più favorevole, è dovuto rientrare in carcere, accompagnato dai Carabinieri che aveva tentato di prendere in giro.