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di Augusto Mattioli
SIENA. “E‘ stato un anno molto impegnativo”. Enrico Desideri, direttore generale della Usl Toscana sud est, così ha sintetizzato questa mattina il lavoro seguito alla trasformazione di tre Usl della Toscana del sud, di Siena, Arezzo e Grosseto in una sola, che secondo le intenzioni dovrebbe essere più efficiente e anche meno costosa. Un’azienda con circa 11 mila dipendenti e un bilancio da un miliardo e 600 milioni, che deve fare i conti con le necessità nel settore della salute di persone che chiedono appunto efficienza, tempi di attesa meno lunghi (“ma sono dimezzati da quando quest’azienda l’abbiamo presa noi”, tiene a dire Desideri), di essere curate non lontane da casa. I propositi per il 2017 dell’azienda sono ambiziosi a sentire il direttore generale e collaboratori (il direttore sanitario Simona Dei, il direttore amministrativo Francesco Ghelardi). “Quest’anno – ha puntualizzato il dg – ci sarà un forte impegno nell’innovazione, con nuovi farmaci, nella tecnologia, nei sistemi informativi. Tra l’altro si sta lavorando per utilizzare cartelle cliniche informatizzate”.
Nel corso dell’incontro Simona Dei ha fornito una serie di dati sull’attività svolta. Di particolare interesse quelli riguardanti la provincia di Siena: Abbadia, Campostaggia e Nottola. Gli interventi chirurgici nel senese sono stati 30045 (in tutta la Usl 101198 di cui un terzo con ricovero), le prestazioni ambulatoriali a Siena e provincia (prelievi esclusi) state 625404 (in tutta la Usl 5.530.703), le assistenze domiciliari sempre nel senese hanno permesso di seguire 11803 persone di cui non pochi anziani.
Le chiamate al 118 in tutta la Usl, in dieci mesi, sono state 89495 di cui 31517 nel senese, mentre i pronto soccorso delle Scotte, di Nottola, Abbadia e Campostaggia hanno registrato 62.324 accessi di cui 54 841 solo alle Scotte. Riguardo agli investimenti: 2,3 milioni sono stati destinati ai servizi sociali in area vasta per disabilità molto gravi. Inoltre, ha ricordato il direttore amministrativo Gherardi, sono previste spese per l’antiincendi (4,5 milioni), per information tecnology (10 milioni), per l’antisismica (7 milioni). Inoltre, sono iniziate le fasi del grosso progetto del Santa Fina, viene completato il presidio ospedaliero dell’Amiata ad Abbadia San Salvatore, la realizzazione della casa della Salute di Poggibonsi, i lavori dell’hospice e ospedale di Comunità su Siena.