ROMA. Il Nobel per la Chimica è stato assegnato a Richard F. Heck, Ei-ichi Negishi e Akira Suzuki per avere sviluppato metodi innovativi per costruire molecole complesse. In particolare lo statunitense Richard Heck, 79 anni, Ei-ichi Negishi, 75 anni, della statunitense Purdue University, e il giapponese Akira Suzuki, 70 anni, dell'università di Kokkaido, hanno legato i loro nomi a reazioni chimiche molto complesse e che oggi sono largamente utilizzate nell'industria, da quella farmaceutica all'elettronica. Le reazioni chimiche premiate oggi hanno in comune il fatto che riescono a "modellare" un materiale fondamentale come il carbonio utilizzando il palladio. Grazie ad esse è possibile ottenere materiali complessi, confrontabili a quelli inventati dalla natura. Per questa ragione le scoperte dei tre Nobel premiati oggi sono state fondamentali per costruire materiali oggi utilizzati nella vita di tutti i giorni, come la plastica, o farmaci come antinfiammatori o antitumorali. L'americano Richard F. Heck, ora in pensione, ha insegnato fino al 1989 nel dipartimento di Chimica dell'università del Delaware. Ei-ichi Negishi, della Purdue University, e Akira Suzuki, che ha trascorso un periodo negli Stati Uniti, nella Purdue University per tornare in Giappone, dove ha lavorato nelle università di Hokkaido fino alla pensione, nel 1994. Tutti e tre, lavorando in modo indipendente, hanno scoperto reazioni considerate tra gli strumenti più sofisticati che oggi la chimica abbia a disposizione.