"In poche ore il via libera alla richiesta del Governo per le banche"
SIENA. “In poche ore la discussione nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato, poi l’approvazione a larga maggioranza, ben oltre le forze di Governo, delle Camere. Il Parlamento ha dato il via libera alla richiesta del Governo di ricorrere a titolo precauzionale fino a un massimo di venti miliardi per intervenire, in caso di necessità, su situazioni di crisi nel sistema bancario. Si tratta di una azione pubblica ispirata da due obiettivi: il mantenimento della stabilità finanziaria e la tutela del risparmio. Azione che potrà concretizzarsi con interventi nelle ricapitalizzazioni o garanzia della liquidità.”. Con queste parole Susanna Cenni, deputata del Pd e membro della commissione Bilancio, commenta l’autorizzazione di Camera e Senato a un eventuale intervento pubblico sul sistema bancario.
“Il voto del Parlamento – afferma Cenni – autorizza quindi un percorso che vedrà, nei tempi necessari, un decreto del Governo, che dettaglierà strumenti, tempi e soggetti interessati. In questa partita, naturalmente, c’è anche la questione della Banca MPS che sta ancora tentando di percorrere la strada, complicata, del mercato per mettere in atto il suo aumento di capitale. Se questo percorso non andasse a buon fine, è necessario che lo Stato intervenga per tutelare risparmiatori, famiglie, lavoratori e imprese che, negli anni, hanno costruito la solidità del nostro sistema bancario. Faccio mie le parole del ministro Padoan che, intervenendo sia nella notte di martedì alle commissioni congiunte, che in Aula, ha precisato il carattere precauzionale dell’operazione di emissione di nuovi titoli, ed ha parlato circa la volontà di intervenire a supporto e rafforzamento di operazioni in parte già in corso. Il Ministro ha anche ribadito che il nostro sistema bancario complessivamente resta solido e sarà proprio per mantenere questa solidità che sarà utile, con la massima unità e senso di responsabilità, intervenire nella situazioni di crisi. Due valori che in questi giorni, al di là di qualche rara eccezione, non sono mancati né in Commissione e né in Aula”.