Presentato il progetto dopo la vendita a Icbpi
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FIRENZE. La Bassilichi ha presentato oggi (14 dicembre) il progetto di holding nella quale confluiranno Fruendo e Abs Technology, società attive nel campo del back office e della sicurezza, già controllate da Bassilichi. Il nuovo polo potrà contare su quasi mille occupati su 7 sedi produttive.
“Sarà un’azienda nuova – ha spiegato Leonardo Bassilichi – senza debiti, con contratti pluriennali, un capitale di partenza di 26 milioni di euro, e caratteristiche favorevoli in questa fase particolare di mercato, in cui tutti disinvestono e noi investiamo”.
La famiglia Bassilichi avrà il 28,50% del capitale; altri soci saranno Arno I Srl (MpVenture) con il 3l,92%, Sici Fondo Toscana Venture con il l0,58%, Monte dei Paschi di Siena con il l0% e Bper con il 9%, azionisti storici di Bassilichi ai quali si unirà con una quota del 10% Icbpi, che sarà a sua volta cliente della società in virtù di un contratto della durata di 7 anni.
Bassilichi si è rivolto ai sindacati Fruendo: “Dalla prossima settimana ragioneremo con i sindacati su strumenti per alleggerire il contenzioso”, relativo alle cause intentate dai lavoratori per tornare nell’organico di Banca Mps. A oggi Fruendo ha perso cause per 154 lavoratori in primo grado e 243 in appello, mentre ne ha vinte per 101 lavoratori in primo grado, e altri 97 sono in attesa di giudizio, su 994 totali.
“Il problema numero uno – ha spiegato – è mettere in serenità e sicurezza i clienti del back office in modo da non farli scappare. Questo non vuole essere un modo per dare la colpa ai sindacati, ma è un fatto che ci ha portato a una situazione complessa. La società va avanti a prescindere, e non sarà certo un problema assumere nuovi colleghi, cosa che faremo quando ci sarà chiarezza. Quello che fa male è il tempo, perché il tempo blocca i processi: noi rischiamo da un lato di non assumere nuovi colleghi, e dall’altro le persone non sanno che destino avranno”.
Il nuovo polo dei pagamenti che nascerà dall’operazione Bassilichi-Icbpi, in attesa del closing per Setefi sempre da parte dell’Istituto delle banche popolari, avrà “una quota di mercato dell’80% sui Pos, e sul mercato delle carte in Italia”, ha affermato Marco Bassilichi. “Crediamo che la dimensione che stiamo trovando – sostiene Leonardo Bassilichi – possa risolvere un problema enorme, quello di intervenire sulla cultura del paese: paghiamo ancora lo scotto che chi usa la carta pensa di pagare di più, o pensa di essere frodato, ma è un falso storico. Dobbiamo lavorare col modello della Pubblicità progresso, e una dimensione simile ci consente di farlo”.
Come emerso nei giorni scorsi, Icbpi acquisirà il 100% di Bassilichi (escluse Fruendo e Abs Technology) per 230 milioni di euro; per effetto dell’operazione, soggetta alle autorizzazioni regolamentari, Leonardo e Marco Bassilichi diverranno azionisti di Icbpi. “Dobbiamo abbandonare il concetto culturale di nanismo d’impresa – ha detto Leonardo – e non possiamo far finta che non esista una scala europea”.