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SIENA. Di seguito pubblichiamo i comunicati relativi alla seduta odierna (14 dicembre) del Consiglio comunale.
APPROVATE IN CONSIGLIO ALCUNE MODIFICHE ALLO STATUTO DELLA SOCIETÀ DELLA SALUTE SENESE
L’assemblea consiliare, nella seduta di oggi, ha approvato alcune modifiche allo statuto della Società della Salute senese (SDSS), il consorzio formato dai comuni della zona socio-sanitaria e dell’azienda Usl per assicurare, come ha sottolineato l’assessora alla Sanità, Anna Ferretti, “l’integrazione delle politiche sociali e sanitarie e il loro coordinamento con le altre politiche che incidono sulla qualità della vita di una comunità e di un territorio”.
Le modifiche sono state necessarie per l’ingresso del Comune di Montalcino nel consorzio, dopo la recente fusione con il Comune di San Giovanni d’Asso, che comporta anche una nuova ripartizione, fatta per popolazione di ogni ente socio, delle quote di partecipazione nella SDSS.
Il nuovo statuto recepisce anche l’aggiornamento della normativa regionale in materia, che riguarda, tra l’altro: la precisazione su funzioni, finalità e attività della Società; nomina e compiti del direttore; ruolo nell’elaborazione del piano integrato della salute; l’ampliamento del tema della partecipazione dei cittadini e, infine, il recepimento della nuova organizzazione territoriale delle USL.
PARERE FAVOREVOLE AL REGOLAMENTO DI ACCESSO AI SERVIZI DELLA SOCIETÀ DELLA SALUTE SENESE
L’assemblea consiliare ha espresso parere favorevole allo schema modificato e integrato del Regolamento unico di accesso ai servizi della Società della Salute senese (SDSS). Il documento è stato interessato da una serie di integrazioni a seguito della piena operatività gestionale del Consorzio SDSS, raggiunta nell’aprile di quest’anno, e delle modifiche normative regionali sul percorso di attuazione del principio di libera scelta nell’accesso alle residenze sanitarie assistenziali (RSA) del territorio toscano.
Il testo, oltre a recepire la nuova organizzazione delle USL <<armonizza i criteri del sociale e del socio-sanitario della nostra zona-distretto – ha spiegato l’assessora alla sanità, Anna Ferretti – inserisce le attività del Centro affidi e del Centro di adozione di area vasta, divenute parte integrante dei servizi erogati nell’abito della SDSS; mette a regime il servizio di socializzazione delle persone con gravi disabilità, che era finora sperimentale, ed estende in tutti i Comuni la possibilità di usufruire del telesoccorso>>.
Definite, inoltre, secondo le ultime delibere regionali, le nuove modalità di ingresso nelle RSA, il rilascio del “titolo di acquisto” (documento, predisposto dai servizi competenti e destinato alla RSA scelta, nel quale sono indicati il corrispettivo sanitario e sociale); la formazione, nel caso quest’ultimo non sia disponibile, della lista di attesa; la scelta della RSA, da parte del richiedente o della sua famiglia, attraverso il portale regionale dedicato; la compartecipazione della retta nelle strutture.
L’ASSESSORE MAZZINI: “IL RESTAURO DELLE TOMBE DEI GARIBALDINI INIZIERA’ NEI PROSSIMO MESI”
“Quali azioni a tutela delle tombe dei garibaldini sono state realizzate al cimitero del Laterino?” Questa la domanda di Marco Falorni (Impegno per Siena) con l’interrogazione presentata nella seduta consiliare odierna e sottoscritta anche da Massimo Bianchini e Andrea Corsi (L’Alternativa). Il consigliere, stigmatizzando “lo stato di degrado delle tombe monumentali”, ha sottolineato come non vi sia traccia di alcun intervento di restauro nel Piano triennale delle opere pubbliche 2016/18 nonostante i reiterati solleciti pervenuti al Comune negli ultimi anni.
A fronte della sua specifica domanda, se debba essere archiviata ogni previsione di restauro delle tombe, l’assessore ai Lavori pubblici Paolo Mazzini nel condividere l’attenzione di Falorni, ha informato che “dopo l’interessamento da parte dell’assessora alla cultura Francesca Vannozzi e le valutazioni scambiate con un funzionario della Soprintendenza alle Belle Arti e Paesaggio il recupero, precedentemente ipotizzato è stato trasformato in una serie di interventi di manutenzione che, quindi, non rientrano nell’elenco del Piano triennale. La stima dei costi è stata inserita all’interno del budget riservato alle spese correnti. Nei prossimi mesi, sotto la sorveglianza della Soprintendenza inizieranno i lavori di recupero”.
Il consigliere Marco Falorni nel dichiararsi parzialmente soddisfatto, ha ribadito le sue “perplessità sul fatto che, per restaurare il quadrato storico, necessiti una cifra molto inferiore ai 100mila euro, visto che il progetto è stato depennato dal Piano triennale delle opere pubbliche”. E, nel ringraziare il fattivo interesse dell’assessore alla Cultura, ha auspicato la risoluzione del problema.
PIANO DI GESTIONE DEL SITO UNESCO: IL QUADRO DEI FINANZIAMENTI E DEI PROSSIMI INTERVENTI
Il Piano di gestione del sito Unesco 2015/18, approvato dalla Giunta nel dicembre 2015, e i finanziamenti a valere sulla legge n° 77/2006 “Misure speciali di tutela e fruizione dei siti italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella lista del patrimonio mondiale e posti sotto la tutela dell’Unesco” sono stati oggetto di approfondimento nella seduta odierna di Consiglio con l’interrogazione di Marco Falorni (Impegno per Siena) sottoscritta da Andrea Corsi e Massimo Bianchini (L’Alternativa). Falorni ha richiamato, all’interno di tale documento, “il Piano di azione per la Mobilità che prevede la realizzazione di un edificio polifunzionale da destinarsi a ciclostazione nell’area della stazione ferroviaria, per un importo di 2 milioni e mezzo di euro da reperire a bilancio”. E ha evidenziato come, invece, detto intervento non sia stato contemplato nel Programma triennale delle Opere pubbliche 2016/18 e ha chiesto “se, in seguito all’approvazione del Piano di gestione citato, il Comune abbia ottenuto finanziamenti relativi alle biciclette, in quale data e per quali importi; se l’ufficio comunale preposto sia stato messo al corrente del mancato inserimento dell’intervento in oggetto nel Programma delle Opere pubbliche 2016/18 ed eventualmente con quali atti; se, infine, siano state presentate altre richieste di finanziamento a valere sulla legge n° 77/2006, per quale oggetto e con quali importi”.
Il sindaco Bruno Valentini, ha risposto che “nello scorso mese di luglio, il MiBacT ha assegnato al Comune un finanziamento di 85mila euro a valere sulla legge citata per la realizzazione di un collegamento attraverso bike sharing tra il parcheggio scambiatore di Cerchiaia e il sito Unesco. L’edificio polifunzionale da destinarsi a ciclostazione nell’area della stazione ferroviaria – ha specificato – era inserito nel Piano delle Opere pubbliche e il Piano di gestione del sito Unesco 2015/18 che lo aveva recepito; poi, con la messa in funzione del terminal bus in viale Lombardi, è venuta meno l’esigenza di realizzare una vera e propria ciclostazione, pertanto il progetto è stato rimosso dal Piano triennale delle Opere pubbliche, e, nella prossima redazione di aggiornamento questa decisione verrà adottata anche sul fronte del Piano di gestione del sito Unesco”.
Rispetto ad altre opportunità di finanziamento collegate alla legge n° 77/2006, il sindaco ha informato che è stata presentata una richiesta di 99mila euro per il progetto finalizzato alla valorizzazione illuminotecnica del Museo Civico: la luce come nuova modalità di fruizione e conoscenza. “Il nuovo sistema – ha aggiunto – è stato presentato lo scorso 6 dicembre”.
Il consigliere Falorni si è “dichiarato parzialmente soddisfatto, pur condividendo l’annullamento del progetto che prevedeva la realizzazione della ciclostazione, vista la difficoltà nel reperire il denaro necessario”.
IN CONSIGLIO COMUNALE TORNA IL TEMA DELLA SICUREZZA DELLA CIRCOLAZIONE
Il tema degli accessi privati “a breccia” e dei passi carrabili lungo le strade comunali ha costituito l’oggetto dell’interrogazione presentata, nella seduta odierna, da Michele Pinassi (Gruppo Siena 5 Stelle). Il consigliere ha focalizzato l’attenzione sullo scivolamento di graniglie e altri materiali provenienti dagli accessi privati, a seguito delle piogge, potenzialmente pericoloso per la circolazione sulle carreggiate pubbliche.
Citando gli articoli 12 e 22 del Codice della Strada (CdS) rispettivamente riferiti alle responsabilità e agli adempimenti dell’ente proprietario e al regime autorizzativo per l’istituzione di nuovi accessi, Pinassi ha ricordato che “in caso di sinistro, l’amministrazione comunale potrebbe essere chiamata direttamente in causa per eventuali risarcimenti danni” e ha chiesto di conoscere “le prescrizioni date ai proprietari degli accessi privati e se, su questi, esista un censimento e un controllo per verificarne la regolarità”.
Il sindaco Bruno Valentini ha innanzitutto ricordato la prassi normativa che regola gli accessi ai sensi del regolamento di esecuzione del CdS. “I soggetti che intendono aprire nuovi accessi o diramazioni devono ottenere l’autorizzazione da parte dell’ente proprietario della strada sulla quale insistono”.
Per quanto riguarda i passi carrabili, il sindaco ha informato che la loro “costruzione è autorizzata nel rispetto della normativa edilizia e urbanistica: l’interessato deve presentare apposita pratica edilizia al Suap, che, una volta verificata la fattibilità dell’intervento, richiede il parere della Polizia Municipale ed eventualmente di altri uffici comunali. La Polizia Municipale detta alcune prescrizioni che variano a seconda dei casi e del tipo di strada sulla quale viene aperto l’accesso”. Ottenuta l’autorizzazione edilizia per tale apertura, è richiesta ulteriore istanza da parte dell’interessato all’ente proprietario per la qualifica di passo carrabile così come previsto dal CdS: “Un atto di carattere amministrativo e contabile che non presenta prescrizioni – ha specificato – ed è, a tutti gli effetti, un provvedimento diverso dalla concessione o dall’autorizzazione edilizia”.
Il passaggio finale della procedura prevede la presentazione all’ufficio Tributi di una domanda per l’esposizione del segnale di passo carrabile, che verrà consegnato al termine dell’istruttoria. Infine, per quanto riguarda l’attività di controllo in materia di tutela delle strade, Valentini ha informato che “durante il corrente anno sono state accertate e contestate 18 violazioni al Codice della Strada: nello specifico sulla base degli articoli 15, 29, 30 e 31”.
Pinassi ha espresso “parziale soddisfazione per la risposta non esaustiva” e ha rilevato come “le 18 violazioni denotino, da un lato, una certa attività di controllo e, dall’altro, la non esistenza di un censimento di tali accessi privati su strade pubbliche”.
IL PAGAMENTO DELLA SOSTA NEGLI STALLI DI SIENA PARCHEGGI AVVIENE ANCHE TRAMITE CARTE DI DEBITO E DI CREDITO
Il pagamento della sosta dei veicoli negli stalli gestiti da Siena Parcheggi avviene regolarmente con carte di debito e di credito, oltre al contante e alla sostapay. Questo quanto affermato, nella seduta consiliare odierna, dal sindaco Bruno Valentini in merito ai quesiti posti dall’interrogazione di Pietro Staderini (Sena Civitas), sottoscritta anche da Giuseppe Giordano (Movimento Civico Senese) e dal gruppo consiliare Laura Sabatini e Alessandro Trapassi. Staderini ha richiamato la legge di Stabilità 2016, la quale, per incentivare i pagamenti elettronici, prevede che dallo scorso 1° luglio i dispositivi di controllo della durata delle soste debbano essere predisposti in maniera tale da accettare anche forme di pagamento tramite carte di debito e di credito, oltre al contante. Il consigliere ha chiesto “quale sia la situazione dei parcometri installati da Siena Parcheggi in relazione alla normativa richiamata e quali garanzie di congelamento delle tariffe siano state adottate per far fronte ai costi tecnici di adeguamento”.
Il sindaco ha sottolineato come il sistema di gestione e di pagamento di Siena Parcheggi, articolato su 32 parcometri e 19 casse automatiche, sia pienamente rispondente alla legge citata, in quanto, “oltre all’uso del contante e della card sostapay, contempla modalità di pagamento attraverso carte di debito e di credito, anche ricaricabili”. Quanto al costo dei parcheggi, Valentini ha affermato “che l’Amministrazione, insieme a Siena Parcheggi, sta lavorando per ridurre le tariffe, come già avvenuto per i bollini Aru e avverrà per la Ztl dal 2017, oltre ad aver ridotto il costo per le auto più piccole”.
Staderini si è dichiarato soddisfatto per quanto affermato dal sindaco.
ALLA SUMMER SCHOOL UNIVERSITY DI ROTTERDAM IL COMUNE HA PREFERITO REMIXING CITIES 2016
La Summer School University di Rotterdam è un percorso formativo e di aggiornamento professionale implementato all’interno del programma comunitario Urbact, che è finalizzato allo sviluppo urbano integrato sotto il profilo economico, ambientale e sociale. Con l’interrogazione presentata nella seduta consiliare odierna, Giuseppe Giordano (Movimento Civico Senese), Pietro Staderini (Sena Civitas) e Laura Sabatini e Alessandro Trapassi dell’omonimo gruppo consiliare hanno chiesto se funzionari o amministratori del Comune di Siena abbiano partecipato all’iniziativa, il cui programma prevede “moduli di apprendimento – come ha specificato Giordano durante l’illustrazione in aula – su vari temi, quali: imprenditorialità, lavoro e competenze, rigenerazione delle periferie, coesione comunitaria e diversità; costituzione di partenariati locali; utilizzo di strumenti per lo sviluppo di politiche integrate e predisposizione di indicatori per monitorarne l’impatto a livello locale; costruzione di network operativi a livello nazionale e comunitario”.
“Riceviamo molte offerte di partecipazione a corsi e stage formativi – ha risposto il sindaco Bruno Valentini – e, ovviamente, non possiamo partecipare a tutti. Non abbiamo partecipato all’iniziativa promossa dalla Summer School University di Rotterdam, bensì al Remixing Cities organizzato lo scorso settembre con i Comuni di Mantova e di Reggio Emilia. Si tratta del format finalizzato a ridare slancio e idee alla rigenerazione urbana, individuando modelli d’interazione tra i centri della produzione culturale indipendenti e le istituzioni pubbliche per approfondire il tema, oggi cruciale, della rivalorizzazione dei territori con il riuso di spazi per la produzione culturale giovanile, come primo step di un processo complesso”.
Come ha evidenziato il primo cittadino, Remixing Cities 2016 è un itinerario urbano tra il “mai più” e il “non ancora”, dai paesaggi alle periferie per arrivare al centro storico, che ha per oggetto la rigenerazione, il riuso, la rivalorizzazione degli spazi ai fini di uno sviluppo locale. “Significa estendere il significato della “città come bene comune” a un concetto di area vasta attraverso una visione più ampia e sistematica tra centro storico, periferia e paesaggio”. Remixing Cities è, infatti, un progetto promosso da GAI – Associazione Circuito Giovani Artisti Italiani, i Comune di Reggio Emilia, Mantova, Siena – complesso museale Santa Maria della Scala. In collaborazione con le Amministrazioni di Ferrara, Padova, Ravenna, e con Mecenate 90, Fondazione Forum Universale delle Culture 2013, Fondazione E35, Pantacon impresa sociale per la cultura, Che Fare. Patrocinato da Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del turismo e da Regione Toscana, con il sostegno e il patrocinio di Regione Emilia Romagna. Media Partner RADUNI – Associazione Operatori Radiofonici Universitari. Partner l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, l’Ordine degli Architetti della Provincia di Reggio Emilia – Fondazione Architetti di Reggio Emilia, Società di trasformazione urbana Reggiane spa, Santagnese10, Fondazione Mantova Capitale Europea dello Spettacolo.
“Anziché andare a Rotterdam dove era prevista la trattazione di temi analoghi – ha concluso – i nostri tecnici, tutto il personale dell’ufficio finanziamenti, qualche amministratore e il Segretario generale hanno partecipato ai tre fine settimana dedicati a Remixing Cities 2016, preferendo portare da noi gli esperti della materia così da innalzare le conoscenze dei dipendenti e aumentare la competitività di Siena”.
Giuseppe Giordano, nel dichiararsi insoddisfatto perché “il sindaco nella sua risposta ha sminuito l’iniziativa della Summer School University di Rotterdam, che ha visto partecipazioni anche a livello europeo e rilevanza sui media internazionali”, ha ribadito come “Remixing Cities sia stato un appuntamento diverso, seppur con qualche aspetto analogo” e ha invitato l’amministrazione a “informare il Consiglio quando decide di partecipare a iniziative di questo tipo visto che, comunque, servono a lanciare uno “sguardo” fuori dalla nostra realtà e a fornire opportunità ad amministratori e funzionari”.
APPROVATO IL REGOLAMENTO PER IL FONDO DI CONSIGLIERI E GRUPPI CONSILIARI
Il Consiglio comunale, nella seduta di oggi, ha approvato il regolamento per la gestione del fondo per i consiglieri e i gruppi consiliari nell’ambito delle loro attività istituzionali. L’atto, come ha sottolineato il presidente del Consiglio comunale, Mario Ronchi, “è utile alla completa definizione degli ambiti e delle tipologie di spesa ammissibili, oltre che per la disciplina delle modalità di gestione delle risorse disponibili, nel rispetto delle norme vigenti”.
Il fondo di dotazione viene stabilito annualmente dall’assemblea, in sede di approvazione del bilancio di previsione. Spetterà, poi, al presidente del Consiglio comunale comunicare a ciascun consigliere e gruppo l’entità della quota parte della somma stanziata in bilancio, seguendo il criterio della ripartizione proporzionale degli eletti. Ciascun capogruppo potrà presentare al presidente del Consiglio proposte di programmi, progetti, iniziative riguardanti la loro attività istituzionale, indicando le finalità e gli obiettivi, le azioni richieste e l’ammontare delle risorse finanziarie.
Le spese per iniziative politico-istituzionali dei singoli consiglieri e dei gruppi consiliari non possono essere sostenute per appuntamenti elettorali di qualsiasi tipo. Inoltre, nei tre mesi precedenti lo scioglimento del Consiglio comunale, non è consentito ai singoli consiglieri e gruppi assumere spese per iniziative politiche. Sul sito istituzionale sarà pubblicato il quadro riassuntivo delle spese sostenute nell’anno precedente.
Per il presidente del Consiglio “un atto opportuno, utile a individuare i criteri fondamentali di valutazione per una corretta gestione dei fondi a disposizione dei consiglieri, che rispetti la congruità della spesa e l’attinenza ai fini istituzionali propri del mandato consiliare e dell’attività del gruppo”.
Il documento è stato integrato da due emendamenti a firma di Giuseppe Giordano (Movimento Civico Senese), Andrea Corsi e Massimo Bianchini (L’Alternativa), Pietro Staderini (Sena Civitas), Laura Sabatini e Alessandro Trapassi dell’omonimo gruppo, Maria Isabella Becchi (Nero su Bianco), Enzo De Risi (Cittadini di Siena), Ernesto Campanini (Sinistra per Siena, RC e SsM), Mauro Marzucchi (Siena Futura), con i quali i consiglieri hanno richiesto volontariamente una maggiore trasparenza delle spese sostenute, così come la possibilità per i gruppi che nascono durante un mandato amministrativo di poter accedere da subito, con un’apposita variazione di bilancio, al fondo, e in proporzione al tempo intercorso dalla data di costituzione della nuova formazione politica>>.
Il terzo emendamento approvato, sottoscritto da Simone Lorenzetti (Riformisti), Carolina Persi (PD), Lorenzo Di Renzone (Siena Cambia), Letizia Maestrini (Gruppo Misto), Mauro Marzucchi (Siena Futura), con finalità semplificative, ha alleggerito le modalità per l’utilizzo del fondo.
L’ASSESSORE BALANI: “IN QUESTI ULTIMI DUE ANNI CENTINAIA DI DIPENDENTI COMUNALI HANNO FREQUENTATO CORSI DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE”
Dallo scorso mese di settembre fino a marzo 2017 è in corso di svolgimento la quinta edizione del corso di formazione specialistica in amministrazione municipale (ForsAM), destinato a quaranta giovani amministratori locali under 36 che intendano investire in un percorso di miglioramento delle proprie competenze per sviluppare una visione del futuro e delle scelte politiche di medio periodo.
Giuseppe Giordano (Movimento Civico Senese), nella seduta consiliare odierna, ha presentato un’interrogazione sottoscritta anche da Pietro Staderini (Sena Civitas), Laura Sabatini e Alessandro Trapassi dell’omonimo gruppo consiliare per sapere “se amministratori del Comune di Siena si sono candidati alla selezione e se hanno eventualmente partecipato alle attività didattiche e con quali risultati”.
“Non mi risulta – ha risposto l’assessore al personale Mauro Balani – che nessuno dei quattro consiglieri comunali della nostra Amministrazione, al di sotto di 36 anni (requisito richiesto dalla scuola ANCI che organizza questo percorso formativo) e ai quali è stata inviata l’informativa, abbia fatto domanda di iscrizione”. L’assessore, dopo aver illustrato al consesso le finalità e modalità di partecipazione al corso oggetto dell’interrogazione, ha informato sulla ricca proposta di attività informativa e di aggiornamento professionale svolta dall’Ente. “Uno sforzo aggiuntivo alla normale attività lavorativa – come ha evidenziato – che ha visto, negli ultimi due anni, centinaia di dipendenti partecipare a percorsi formativi atti ad approfondire l’evoluzione normativa relativa ai vari settori di appartenenza, necessaria a garantire l’efficiente attività amministrativa”.
Tra i tanti temi affrontati: anticorruzione e trasparenza, codice di comportamento, sicurezza sui luoghi di lavoro, manipolazione degli alimenti, ma anche argomenti relati alla violenza sulle donne, sicurezza informatica, maltrattamento animali, videosorveglianza, vigilanza ambientale.
Nella sua replica, Giuseppe Giordano ha voluto sottolineare come <<la finalità dell’interrogazione fosse generata dalla necessità di evidenziare l’importanza, per i dipendenti, ma anche per gli amministratori, di poter usufruire di una formazione continua, così da garantire una buona funzionalità della macchina pubblica>>. E ha invitato l’assessore Balani a informare sull’attività svolta, o in programma, anche il Consiglio comunale, in modo da favorire un migliore confronto.
IL COMUNE STA LAVORANDO PER L’APERTURA DEI BAGNI PUBBLICI IN FORTEZZA
Facendo riferimento al diffuso utilizzo delle attrezzature ginniche installate in Fortezza e alle molteplici funzioni che i suoi spazi all’aperto rivestono per la cittadinanza, sia in termini di attività sportiva sia come luogo di svago, specialmente durante il periodo estivo, Pietro Staderini (Sena Civitas) ha presentato un’interrogazione per sollecitare la riapertura al pubblico dei bagni pubblici disponibili nella zona. Con l’illustrazione del documento, sottoscritto da Giuseppe Giordano (Movimento Civico Senese) e da Laura Sabatini e Alessandro Trapassi dell’omonimo gruppo consiliare, Staderini ha sostenuto che “i bagni pubblici sono un servizio essenziale per una destinazione turistica come Siena che, invece, si denota per la scarsità di queste strutture”. Proprio in virtù della disponibilità in Fortezza di una struttura di recente ristrutturazione, “realizzata con una spesa definita non marginale ma scarsamente utilizzata”, Staderini ha domandato “se l’Amministrazione non ritenga opportuno aprirla al pubblico e rendere disponibili anche le docce, prevedendo sistemi a pagamento”.
L’assessore al Patrimonio, Paolo Mazzini, ha sostenuto che in Fortezza ci sono cinque nuclei strutturali adibiti a bagni pubblici: “Oltre a quelli interni ai bastioni “San Filippo” e “della Madonna”, ci sono quelli sottostanti ai locali della Fondazione Siena Jazz che non risultano utilizzabili perché richiedono grandi lavori di rifacimento della pavimentazione e presentano altri problemi significativi. Infine, ci sono quelli sotto alle scalinate monumentali”. Come ha specificato Mazzini, “la questione è attuale: recentemente i bagni sotto le scalinate sono stati oggetto di un intervento di ristrutturazione a fini di decoro e per una loro più efficace gestione. Stiamo valutando, insieme ai tecnici degli uffici preposti, la possibilità di aprirli al pubblico nel quadro delle modalità organizzative complessive per la gestione di tutta l’area della Fortezza”.
L’assessore ha infatti ricordato come, dopo la qualificazione dell’area con le attrezzature sportive e l’installazione delle ringhiere per la sua messa in sicurezza, nei prossimi mesi la Fortezza ospiterà una tensostruttura dedicata a iniziative pubbliche: “I bagni saranno possibilmente resi fruibili in concomitanza con la messa in funzione di questa nuova struttura”.
Staderini si è dichiarato “soddisfatto e, allo stesso tempo, demoralizzato per i contenuti della risposta: spero che l’Amministrazione si impegni a migliorare ulteriormente l’area e che si concretizzi ciò che ha detto l’assessore sulla possibile apertura dei bagni”. “La manutenzione del patrimonio comunale è importante – ha concluso – e auspico che l’apertura dei servizi non si limiti soltanto a una delle due strutture poste sotto le scalinate e che anche i bagni sottostanti il Siena Jazz possano essere recuperati”.
APPROVATE IN CONSIGLIO ALCUNE MODIFICHE AL REGOLAMENTO EDILIZIO
L’assemblea consiliare, nella seduta di oggi, ha approvato alcune modifiche al Regolamento edilizio e un documento sulle agevolazioni e incentivi per la promozione della qualità e della sostenibilità negli edifici residenziali.
L’assessore all’Edilizia privata, Stefano Maggi, nell’illustrare il documento all’aula, ha richiamato la recente normativa regionale che promuove e incentiva la sostenibilità ambientale, il risparmio e la produzione energetica nella realizzazione delle opere edilizie, pubbliche e private, nonché negli interventi di rigenerazione.
“Il Comune di Siena – ha spiegato Maggi – ha adeguato il proprio Regolamento edilizio in coerenza con i contenuti della legge e delle linee guida regionali, prevedendo norme in materia di edilizia sostenibile rispetto alla progettazione degli edifici privati e forme di incentivazione economica degli stessi con la riduzione degli oneri di urbanizzazione in misura crescente, fino a un massimo del 30%, a seconda dei livelli di risparmio energetico, di qualità ecocompatibile dei materiali e delle tecnologie costruttive utilizzate”.
È stato, quindi, deliberato un allegato al Regolamento edilizio dedicato alle norme comunali di edilizia sostenibile, che favoriscono interventi di ristrutturazione ricostruttiva e conservativa, di ampliamento, di restauro e risanamento conservativo, nonché i criteri relativi ai materiali e alle opere da privilegiare ai fini del contenimento del consumo energetico.
“Adeguando il Regolamento edilizio con norme per l’edilizia sostenibile nella progettazione degli edifici privati – ha concluso Maggi – il Comune contribuirà a dare impulso economico alla comunità, promuovendo e diffondendo interventi più qualificati con standard di comfort più alti, minore fabbisogno energetico, materiali e tecnologie ecocompatibili. Il tutto con ricadute positive per la città, in una prospettiva di sviluppo durevole e sostenibile delle risorse ambientali”.
Il documento è stato integrato da un emendamento, votato all’unanimità, con il quale Ernesto Campanini (Sinistra per Siena, RC, SsM), Andrea Corsi (L’Alternativa), Marco Falorni (Impegno per Siena), Giuseppe Giordano (Movimento Civico Senese), Pietro Staderini (Sena Civitas), Maria Isabela Becchi e Alessandro Piccini (Nero su Bianco) hanno rafforzato l’aspetto dei controlli periodici e certificati, da effettuare semestralmente da parte dei proprietari per valutare il corretto abbattimento degli odori e dei fumi, salvo diverse cronologie temporali previste dagli enti competenti.
APPROVATO L’AGGIORNAMENTO DEL PIANO DEL COLORE
L’assemblea consiliare, nella seduta odierna, ha approvato l’aggiornamento del “Piano del colore”. Il documento, che fa parte integrante dell’attuale Regolamento edilizio, si pone come obiettivo principale la salvaguardia dei piani verticali del centro storico di Siena, normando gli interventi di restauro delle facciate sia globali, sia per parti omogenee, nonché proponendo l’eliminazione delle eventuali cause di degrado esistente.
L’assessore all’Edilizia privata, Stefano Maggi, illustrando all’aula l’atto, ha specificato come “questo strumento abbia contribuito notevolmente alla conservazione dell’immagine del centro storico cittadino, in quanto, oltre a indicare i metodi di restauro e di ristrutturazione dei piani verticali, ha individuato, per ogni singolo elemento od oggetto di facciata, materiali, colori e forme da impiegare”.
La revisione del documento si è resa necessaria per adeguarlo alle vigenti tecniche costruttive e alle mutate tecnologie, nonché ai contributi emersi dagli incontri del tavolo tecnico istituito dall’ufficio comunale del sito Unesco, al quale hanno partecipato, tra gli altri, rappresentanti della locale Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio, l’Ordine degli Architetti e il Dipartimento di Scienze fisiche della terra e dell’ambiente dell’Università di Siena.
L’aggiornamento ha riguardato anche i relativi allegati, come l’Abaco degli elementi tecnomorfologici e la Guida pratica al restauro, oltre a essere stati redatti altri tre Abachi, per una migliore comprensione delle norme contenute: uno fotografico degli elementi tecnomorfologici, uno per gli elementi in pietra naturale e laterizio faccia vista, e uno delle alterazioni cromatiche e dei depositi su pietra e laterizio faccia vista.
“Una proficua collaborazione con la Soprintendenza – ha sottolineato Maggi – e un percorso partecipativo scaturito dal tavolo tecnico hanno prodotto contributi determinanti per l’aggiornamento del Piano del colore, uno strumento fondamentale per fornire all’ente e agli operatori pubblici e privati le linee guida necessarie ad assicurare un’efficace azione procedurale degli interventi che verranno effettuati in ambito urbano”