SIENA. Comincia oggi il secondo ciclo di ferro stagionale per la Virtus. Questa sera alle 21 al PalaCorsoni (radiocronaca diretta su radio Siena) arriva la capolista Gessi Valsesia, reduce da 5 vittorie consecutive e con un record di 6 successi ed una sola sconfitta. Si tratta di un match sicuramente molto difficile, contro una compagine forte e molto ben strutturata, che arriva a Siena per mantenere la testa della classifica.
La Virtus, però, vuole tornare a vincere dopo la sconfitta di Varese, nonostante le condizioni della squadra non siano delle migliori, con i dubbi riguardanti Olleia (proverà prima della partita) e Lenardon (febbricitante). Nell’intervallo del match, inoltre, sfilerà in passerella la formazione Under 13 che ha vinto qualche settimana fa il torneo “Pane e Olio” di Reggello. A presentare la gara è l’assistant-coach della Sovrana Pulizie Edoardo Ceccarelli.
Edoardo, dopo 2 trasferte la Virtus torna a giocare in casa. Di fronte c’è la capolista Valsesia, in una gara sicuramente molto difficile…
«Valsesia è una squadra molto difficile da affrontare, con 8 giocatori che possono essere tranquillamente titolari in Serie B. Nel ruolo di play si affida a Savoldelli, un ’97 che però gioca già da veterano, sarà una bella sfida riuscire a contenerlo dopo la super partita contro Piombino. Dalla nostra abbiamo Lenardon con problemi di febbre, dovremo valutare bene le sue condizioni proprio in vista del duello diretto, oltre a Olleia che rimane in forte dubbio fino all’ultimo».
La difesa per adesso è stata il punto di forza di questa Sovrana, mentre in attacco si può ancora migliorare…
«Si può migliorare sempre, ma in questo momento siamo ben consci dei nostri limiti e ci affidiamo alla difesa per restare attaccati alle partite. In attacco stiamo lavorando molto per sopperire alla mancanza di fisicità che spesso ci impedisce di trovare facili soluzioni».
In alcuni momenti di partita subite dei black-out offensivi che in alcune gare sono costati cari. Cosa c’è da correggere sotto questo punto di vista?
«Sicuramente il punto principale da migliorare è la capacità di giocare a metà campo contro gente più grossa di noi, spesso in questi momenti eseguiamo peggio i giochi ed i vantaggi si restringono, dobbiamo lavorare per eliminare questi difetti».
Da stasera fino al riposo natalizio vi aspettano 30 giorni di fuoco in cui affronterete tutte le prime della classe. E’ un bene o un male che gare così dure siano tutte così a stretto contatto?
«Sarà un periodo molto duro, sia dal punto di vista fisico che mentale, ma giocare contro squadre sulla carta più forti non ci spaventa. Abbiamo tutto da guadagnare, ed ogni partita sarà quella giusta per prendersi altri 2 punti fondamentali per la salvezza».