Appuntamento con l’autrice, i sindaci di Siena e Sovicille e il direttore Pitteri alle ore 17 di venerdì 18 novembre, per un sostegno alle popolazioni terremotate
SIENA. Un’occasione per ripercorrere la storia millenaria del Santa Maria della Scala e, contemporaneamente, sostenere le popolazioni colpite dai fenomeni sismici che, dallo scorso 24 agosto, hanno ripetutamente interessato il centro Italia.
Venerdì 18 novembre, dalle ore 17, il complesso museale ospiterà la presentazione del volume “Santa Maria della Scala: la grande anima di Siena” di Viola Panichi Zalaffi. Il ricavato della vendita del libro, per l’occasione acquistabile al costo di 10 euro, sarà interamente devoluto al sostegno dei territori terremotati.
Per questa sua tredicesima opera letteraria, Viola Panichi Zalaffi ha scelto una chiave narrativa particolare affiancando, al racconto breve, 13 storie che costituiscono il cuore del volume e cenni storici, con indicazioni bibliografiche e documentali, e glossari che rendono la lettura non solo piacevole, ma anche formativa, accompagnata da illustrazioni di Marta Viviani.
Il target principale cui l’autrice si rivolge è quello degli studenti degli istituti secondari di primo e secondo grado, ma proprio in virtù della sua struttura e dell’uso attento e preciso della lingua, “La grande anima di Siena” è un libro che si apre ai più vasti pubblici.
Già dalle prime pagine, l’intento dell’autrice è molto chiaro: “Si può dire che il Santa Maria della Scala si è configurato da subito come una ‘città nella città’, attraversato da piccoli e grandi avvenimenti che costituivano il quotidiano svolgersi della vita sempre ricca e movimentata. […] Ma il Santa Maria della Scala porta con sé pagine di vita vissuta, memorie, ricordi, cultura, eredità consegnataci da tutti coloro che nel volgere di mille anni in quegli spazi sono nati, sono cresciuti, hanno vissuto momenti tristi e lieti, sono morti”.
A parlarne con l’autrice, interverranno i sindaci di Siena e di Sovicille e il direttore del Santa Maria, Daniele Pitteri, il quale introduce così l’iniziativa: “Si tratta di un’occasione unica e importante attraverso la quale continuiamo il percorso di recupero della memoria del Santa Maria, cercando di coinvolgere pubblici sempre differenti. Non dobbiamo dimenticare che la grandezza e l’importanza del Santa Maria è costituita proprio dal suo essere stato, per quasi mille anni, un luogo della contemporaneità, capace di rispondere sempre alle necessità che, di volta in volta, nei secoli si sono paventate. Abbiamo condiviso la sensibilità dell’autrice e colto con favore il suo suggerimento di devolvere i fondi alle popolazioni terremotate”.