Il cda lo ha sostituito con l'ingegner Tacconi
SIENA. Il direttore generale dell’Ato Toscana Sud, Andrea Corti, agli arresti domiciliari da mercoledì scorso nell’ambito dell’inchiesta della procura fiorentina sul bando da 3,5 miliardi di euro per la gestione dei rifiuti nelle province di Siena, Arezzo e Grosseto, si è autosospeso dalla carica.
Lo ha comunicato il suo legale, Enrico De Martino, che spiega che il suo assistito “respinge comunque tutte le contestazioni a lui rivolte dalla procura”. “E’ una decisione che Corti ha preso per il rispetto delle istituzioni, anche in considerazione del fatto che l’attività dell’Ato deve andare avanti senza problemi – spiega l’avvocato De Martino -, ma anche per poter così esercitare liberamente la propria difesa”. Il difensore di Corti ha anche chiesto il rinvio dell’interrogatorio di garanzia fissato per lunedì dal gip Matteo Zanobini: “Abbiamo ricevuto gli atti solo oggi – spiega il legale – Si tratta di 1.500 pagine che vanno lette e studiate. Vedremo”.
Dopo l’autosospensione di Corti, l’assemblea dei Comuni soci dello stesso Ato, riunito a Siena oggi con il 94 per cento della quota dei Comuni soci rappresentata, ha deliberato, con provvedimento urgente, di individuare un sostituto nell’ingegner Enzo Tacconi, prediligendo la soluzione interna. L’assemblea ha anche dato mandato al presidente, Alessandro Ghinelli, e al presidente del consiglio direttivo, Alessandra Biondi, di verificare la disponibilità di Corti a rassegnare le dimissioni o a verificare se sussistano eventuali possibilità di revoca dell’incarico.