In Commissione bilancio due emendamenti alla legge Melandri danno tutto in mano alla Figc
ROMA. (uds) Colpo di mano e azzeramento del basket italiano, ieri (8 novembre), in Commissione Bilancio alla Camera in sede referente. Un emendamento al decreto fiscale relativo alla legge Melandri, presentato dal deputato Edoardo Fanucci (Pd) e approvato, ne modifica due articoli trasferendo alla Federcalcio il potere di distribuire il 10% delle risorse annue e tagliando fuori il Coni e la pallacanestro. Briciole, ma si vogliono mangiare anche quelle.
Nel 2008 la legge Melandri introduceva la vendita collettiva dei diritti tv del calcio, fissando un principio: una parte dei soldi incassati dalla Serie A sarebbe stata redistribuita ai soggetti più deboli. Come? Il 6% direttamente alla Serie B e alla Lega Pro, il 4% destinato agli investimenti su vivai, sicurezza, infrastrutture, impianti sportivi e al finanziamento di almeno due progetti per sport diversi dal calcio. Per gestire la seconda tranche, la norma ha istituito una Fondazione, senza scopo di lucro, dotata di un Cda in cui siedono tre rappresentanti Figc (il 50% con il potere di bloccare tutto, ndr), uno della Federbasket, uno della Legabasket e uno del Coni. Disatteso l’obbligo di nascita entro sei mesi: per renderla operativa ci sono voluti cinque anni. Diversamente dallo scopo per cui era stata costituita, è diventata un bancomat politico-elettorale e un terreno di scontro per gli enti, per ottenere ulteriori contributi, spesso divisi a pioggia fra le singole squadre.
Questa “riforma” abolisce la Fondazione; quel 10% va nella completa disponibilità della Federcalcio che la destinerà, per la felicità elettorale di Tavecchio, con le quote stabilite così: 6% alla B, 2% alla Lega Pro, 1% alla Lega dilettanti, 1% alla Federcalcio stessa. Federbasket ZERO. Una vittoria per il presidente del calcio che recupera circa 100 milioni senza sedere al tavolo con Coni e Federbasket, e sarà direttamente destinataria dell’ 1 %. La FIP, che aveva ottenuto 900mila euro l’anno nelle ultime tre stagioni, è fuori. Incredibile ma vero il calcio miliardario si mangia anche le briciole destinate alla piccola pallacanestro. Una sconfitta bruciante quanto inattesa per il presidente Gianni Petrucci, che pure di politica ne mastica.
A La Repubblica di oggi Petrucci ha dichiarato: «Sono incredulo, il nostro è l’unico sport professionistico di squadra oltre al calcio. Il calcio rivendicava questo diritto, è stato accontentato. Credo però alle rassicurazioni del governo, che ci ha garantito che darà al basket un milione nel primo provvedimento legislativo utile».
Mentre Egidio Bianchi, a capo di Legabasket, ricorda: «In questi anni la mutualità ha permesso ai nostri club di ammodernare gli impianti, dagli accessi per disabili al rifacimento degli spogliatoi. Confidiamo che il governo possa assicurare al basket professionistico il mantenimento di questi fondi».