Il presidente di Adusbef denuncia le norme clientelari
ROMA. La salutare sforbiciata ad alcune norme (circa 28) sulla manovra di bilancio, operata dal presidente della Commissione Bilancio Francesco Boccia e dal Presidente della Camera Laura Boldrini, quali le deroghe dal blocco della spesa riservata all’Anas e l’intervento di 97 milioni di euro a favore di Ryder Cup Europe, per sollazzare le combriccole amicali del golf, già denunciate tra i primi da Adusbef appena lette le bozze, una buona notizia a dimostrazione di norme clientelari, a patto che si vigili sui sicuri tentativi di infilarli di nuovo in altre norme sotto mentite spoglie, come è usuale nella prassi di Governo, magari nei maxi emendamenti finali.
Restano indigesti i favori smaccati alle banche, che costringono lavoratori con 40 anni di contributi a contrarre mutui ventennali e costose polizze vita per andare in pensione con l’Ape; i 648 milioni di euro stanziati a sostegno del fondo esuberi dei bancari e per agevolare le operazioni di fusione e ristrutturazione; le agevolazioni a favore dell’industria del risparmio gestito (monopolio di banche ed assicurazioni), con sconti fiscali alle imprese, l’abolizione dell’addizionale Ires, gli sgravi sotto forma di credito di imposta per le fondazioni bancarie, pari al 100% dei versamenti volontari effettuati ai Centri di servizio per il volontariato (Csv) istituiti presso le Regioni; mentre è stralciata per fortuna, la norma in materia di contribuzioni addizionali dovute dal sistema bancario al Fondo di risoluzione nazionale, nella misura determinata dalla Banca d’Italia, che come sempre sarebbe stata spalmata sulla generalità dei correntisti.
Elio Lannutti (Adusbef)