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di Andrea Pagliantini
SIENA. Sabato 15 ottobre, ore 11.50, all’angolo di via di Città con la salita di via delle Campane, sono delicatamente appoggiati una serie di sacchi neri contenenti verosimilmente spazzatura. Fra lo stupore dei tanti turisti di passaggio, dagli idiomi e provenienze più diverse, brilla di luce propria il commento di una signora con i capelli sale e pepe, che con un gruppetto di parenti visitano le meraviglie di Siena d’autunno invasa di sole e di persone.
Con un accento tipicamente napoletano da cui si trae la considerazione che ben conosca il problema, si lascia andare un commento che graffia di angoscia per rivedere a Siena il suo quotidiano disagio. “Mannaggia – esclama la signora – pure qua tengono i sacchi di monnezza per le strade!”.
E non è finita qui, perché anche la provincia dà il suo bel contributo.
La piazzola di fronte alla cantina del Castello di Meleto non è nuova all’odiosa pratica dell’abbandono dei rifiuti di ogni genere accanto ai cassonetti.
Da poco è comparsa una poltrona di stoffa da salotto retrò, dalla quale si possono amirare le operazioni di vinificazione e l’andirivieni di trattori e carrelli d’uva presso la cantina.
Accanto gusci di dvd dai titoli esotici, damigiane sculate, residui di calcinaccio sparsi per la piazzola che le danno un tocco di perenne
cantiere in allestimento.
Non sono sassi, ma pezzi di cemento e di mattone quelli che i cinghiali hanno spanto lungo la breve scarpata che costeggia la strada che conduce a Vertine.
Piccoli lavori di edilizia e di manutenzione casa che qualche piccolo uomo decide di riversare all’oblio della comunità delle piante e dei boschi, convinto magari di aver fatto una buona azione, mentre nel centro ecologico comunale, gestito da Sei Toscana, c’è un apposito spazio dove poter conferire gratuitamente i calcinacci di piccoli lavori.
Un cuore di panna: il frigo dei gelati lasciato al bivio dell’Hotel Pozze di Lecchi. Sulla Provinciale 408, all’altezza del bivio dell’Hotel Pozze di Lecchi, è comparso un “cuore di panna” come recita la scritta pubblicitaria del frigo da gelati Algida lasciato sul bordo di strada presso una piazzola che accoglie i cassonetti gestiti da Sei Toscana.
Non ha certo “un cuore di panna” chi ha lasciato quel rudere refrigerante per gelati a dare orrida mostra di sé ai tanti turisti di passaggio che si godono gli affascinanti colori autunnali dell’autunno chiantigiano.
Mancava giusto quel tocco di colore…