BOLOGNA. Legabasket ha comunicato la presentazione in assemblea del nuovo piano pluriennale di Bianchi e Zurleni per lo sviluppo della serie A, senza dire nulla sui contenuti dello stesso.
Andrea Barocci sul Corriere dello Sport racconta che Egidio Bianchi si sia scusato per “gli errori commessi in questi primi mesi del nuovo corso” di fronte alle società che hanno chiesto “metodi e modi diversi nel rapportarsi alle società: stabilire le esigenze dei club, riferire le idee, proposte e novità e poi di metterle in pratica”. Barocci svela anche il piano di Legabasket. Eccoli nel dettaglio:
1) Aumento della fideiussione per l’iscrizione al campionato da 250.000 a 500.000 euro.
2) Revisione dei bilanci dei club di Serie A non solo alla Comtec (che fa parte della FIP) ma anche ad un’agenzia esterna.
3) Richiesta ai giocatori di una liberatoria in cui affermano di aver ricevuto ufficialmente gli ingaggi pattuiti.
4) Richiesta di passare alla formula del 6+6, già bocciata dalla GIBA (o addirittura al 7+5).
5) Revisione della politica nel rapporto con gli agenti, che dovranno essere pagati esclusivamente dagli atleti.
6) Produzione delle dirette TV: farle in proprio con la nascita di un canale della Legabasket su internet per la visione a pagamento di tutti gli incontri.
7) Caccia allo sponsor della Lega: Beko garantiva circa 500.000 euro l’anno, ma adesso non c’è nessuno.
Dentro la cornice, quindi, sembra che si voglia andare verso una selezione finanziaria dei clubs con adesione più stringente. Sui bilanci delle società (Bianchi è stato liquidatore della Mens Sana Basket Spa poi fallita), ci si attende qualche proposta di controllo più stringente di una certificazione esterna. Mancano le azioni di marketing per promuovere il prodotto basket: se Ubi Banca, istituo di credito nazionale che opera quasi esclusivamente in Italia, preferisce la NBA al campionato italiano sarebbe ora di ammettere che tante cose non vanno e che le dichiarazioni di manifesta superiorità fanno ridere i polli e volare i commenti/sberleffi sui social.