Per gli istituti è d'obbligo "riassorbire l'eccesso di capacità produttiva"
ROMA. Il direttore generale della Banca d’Italia Salvatore Rossi, aprendo la XVII giornata del credito ha affermato che la riduzione del personale e le aggregazioni per riassorbire l’eccesso di capacità produttiva sono passi necessari per le banche italiane alle prese con un acuto problema di bassa redditivitá. “Occorre accelerare la razionalizzazione delle strutture organizzative centrali e della rete delle dipendenze sul territorio, in modo da riassorbire l’eccesso di capacitá produttiva che si è determinato in questi lunghi anni di crisi”, dice il dg di Bankitalia. “In non pochi casi saranno inevitabili interventi sul personale: si potranno utilizzare gli amortizzatori sociali esistenti, ovvero il pensionamento anticipato finanziato dal fondo di solidarieta del settore…; ma se necessario occorreranno interventi ad hoc”.
Anche le aggregazioni sono “da facilitare, soprattutto fra banche di media dimensione”: aiuteranno il recupero di redditività, ha detto Rossi.
Rossi ha parlato anche dei crediti inesigibili (npl), dichiarando che lo smaltimento dei crediti deteriorati richiederà inevitabilmente tempo. Secondo il dg di Bankitalia, la zavorra di crediti deteriorati nel portafoglio delle banche, “lascito della lunga e profonda fase recessiva”, che acutizza il problema della bassa redditività degli istituti di credito italiani, crea una stagnazione dei profitti che riguarda la “maggior parte degli intermediari europei”.