Spacciava assegni postali di un conto inesistente
SIENA. Un truffatore davvero abile ha seminato il panico a Siena, rimediando negli ultimi sei mesi un gran numero di querele, rivolte a quello sconosciuto che aveva distribuito molti assegni postali corrispondenti ad un conto inesistente.
I Carabinieri della Stazione di Siena – Viale Bracci – hanno dovuto faticare non poco per poter dare un nome e un volto ad un personaggio che si era presentato alle proprie vittime con un nome falso. Dalle descrizioni del soggetto era poi emersa una figura distinta e insospettabile e un identikit al quale, con molta pazienza, è stato possibile definire una persona ben precisa.
Gli assegni risultavano intestati ad un’associazione sportiva senza fini di lucro, che era stata creata solo per il tempo necessario all’apertura di un conto corrente postale, per avere a disposizione il carnet di assegni. Quando i destinatari avevano tentato la riscossione si erano sentiti rispondere picche.
A parte la descrizione di quel signore da parte delle varie vittime, i Carabinieri hanno potuto lavorare solo sul soggetto che era andato ad aprire il conto, approfittando delle facilitazioni esistenti per le associazioni sportive. Emergeva la fotocopia di una carta d’identità di un incensurato. Un altro elemento utile era fornito dalla circostanza che l’anonimo truffatore avesse tentato senza successo di acquistare due biglietti marittimi per la Sardegna con un assegno che, alla fine della trattativa con l’agenzia di viaggio senese alla quale si era rivolto, era stato rifiutato. In quella circostanza era comparsa una fidanzata o compagna, che l’avrebbe dovuto accompagnare in vacanza. La donna era rintracciabile, dopo alcuni appostamenti davanti al posto di lavoro della stessa, si era recata in auto con un tizio che somigliava moltissimo al personaggio ricercato. L’uomo è stato fermato e accompagnato in caserma dai militari in borghese, di fronte all’esterrefatta donna.
Dalla successiva perquisizione domiciliare emergevano ben 55 assegni postali e bancari in bianco o precompilati, raccolti per la maggior parte in 6 carnet, cui si aggiungevano tre matrici. Fra questi ve n’era uno che evidentemente gli era stato rifiutato, per un importo di oltre 7.500 euro, preparato per il tentativo – fallito – di acquistare un prezioso anello per la sua donna. Dai controlli si è saputo anche che l’uomo aveva tentato inutilmente di prendere la residenza in una località balneare del nord Sardegna, ma la locale polizia municipale non ne aveva accertato la presenza in alcune ispezioni a sorpresa.
Si attendono ora probabili ulteriori vittime del truffatore seriale che possano nei prossimi giorni venire a denunciare situazioni simili a quelle per le quali i Carabinieri hanno proceduto. Saranno ascoltati tutte le persone che emergono dalla matrici degli assegni spacciati e dagli assegni rifiutati.