Il presidente dell’assemblea regionale anticipa i contenuti di una proposta di legge per stanziare finanziamenti in aiuto alle popolazioni
FIRENZE. La Toscana si prepara ad aiutare le popolazioni del Centro Italia colpite dal terremoto del 24 agosto scorso, con un milione di euro. Rende nota la cifra il presidente del Consiglio, Eugenio Giani. “Anche seguendo le indicazioni della conferenza di programmazione dei presidenti dei Consigli regionali, che abbiamo tenuto ieri a Roma – spiega il presidente intervistato da alcuni giornalisti in palazzo Panciatichi – la prima comunicazione che faremo nella seduta del 13 settembre sarà sul terremoto e sulle forme di aiuto alla popolazione”. Nelle intenzioni del presidente, quella di “arrivare ad una proposta di legge per stanziare circa un milione di euro tra Giunta e Consiglio”. “Per quanto riguarda la nostra parte, ricaveremo le risorse dal fondo dei vitalizi non versati ai consiglieri e abbiamo già deciso, in conferenza di programmazione, all’unanimità di tutte le forze politiche, di finalizzare le risorse e il nostro sforzo su un’opera, magari per la ricostruzione di un asilo”.
Già nei giorni scorsi il presidente si era recato nei campi toscani allestiti per aiutare gli sfollati. “A Musicchio in particolare, frazione a circa tre chilometri da Amatrice, ho avuto modo di vedere e toccare con mano il contributo dei nostri volontari, impegnati con dedizione e passione”. E proprio le terre più colpite, Amatrice, Accumoli, “sono particolarmente legate alla Toscana”, ricorda il presidente. “Le due città, oggi laziali, sono state Granducato di Toscana dal 1693 al 1747, quando all’ultimo Farnese succedettero i Medici. C’è quindi anche un legame storico e umano che mi preme sottolineare”.
La comunicazione che porterà allo stanziamento delle risorse, sarà integrata, per la parte relativa alla protezione civile, dall’intervento dell’assessore all’ambiente Federica Fratoni, che raccoglierà le indicazioni anche dell’assessore all’urbanistica Vincenzo Ceccarelli.
“La nostra attività ripartirà da qui, da questo importante e doveroso provvedimento”, osserva Giani anticipando altri punti all’ordine del giorno per il 13 e 14 settembre. Tra questi, lo stato del Piano cave, la situazione di Piombino e quindi i Piani di sviluppo per la trasformazione delle acciaierie e una serie di mozioni ed interrogazioni, che “segneranno la ripresa dei lavori del Consiglio, mentre è già ripartita, nelle scorse settimane, l’attività delle commissioni”, conclude il presidente.