Il valore della
Sono questi i risultati presentati questo pomeriggio 8 marzo nell’iniziativa che si è tenuta a Palazzo Berlinghieri. Protagonista il bilancio consolidato dell’ente comunale, ovvero il documento che riassume il complesso delle attività svolte dall’insieme delle società partecipate dal Comune di Siena realizzato per la prima volta direttamente dall’amministrazione.
Sono dodici le società di capitali a cui partecipa il Comune insieme a tre consorzi, oltre ad una serie di soggetti aziendali senza fini di lucro (istituzioni, aziende pubbliche, associazioni e fondazioni). Nello specifico, le società di capitali nel 2009 sono Acquedotto del Fiora spa, Aeroporto di Siena spa, Etruria Innovazione, Fises, INTESA SPA, Microcredito di Solidarietà spa, Promosiena spa, Sienambiente spa, Siena Casa spa, Siena Parcheggi spa, Train spa, Apea srl. I tre consorzi sono Terre Cablate e dunque l’Ato dei Rifiuti della Toscana del Sud e l’Ato 6 Ombrone. Tra gli enti e le istituzioni ci sono la Biblioteca degli Intronati, la Fondazione Futura Dopo di Noi, la Fondazione Monastero, la Fondazione Musei Senesi, la Fondazione Rocco Derek Bernabei, la Fondazione Siena Jazz, la Fondazione Toscana Life Sciences, la Chigiana. Altre aziende partecipate sono l’Asp Città di Siena, l’Enoteca Italiana, Arsnova.
«Bastano questi pochi dati a tratteggiare la dimensione e l’importanza dei fenomeni rappresentati da questo bilancio consolidato – dice Maurizio Cenni, sindaco di Siena – Dati che si trasformano in servizi concreti per i cittadini. E i risultati positivi mettono bene in luce il ruolo svolto dalle partecipate».
«Siamo tra le prime ed ancora poche città a redigere annualmente il bilancio consolidato, grazie al quale si fotografano tutti i servizi connessi a questa amministrazione ed è possibile ad avere una visione complessiva, come essere di fronte ad un gruppo unico – osserva Massimo Bianchi, assessore al Bilancio del Comune di Siena – Il bilancio consolidato rappresenta, inoltre, un importante strumento di comunicazione con il contesto locale. Anche grazie a questa iniziativa abbiamo potuto operare un’importante razionalizzazione delle partecipazioni nelle aziende e dei rapporti istituzionali ed operativi con le stesse allo scopo di fornire servizi migliori e più efficienti. La redazione del bilancio è stata piuttosto complessa ma se, come sembra, il consolidato diverrà obbligatorio per legge, la sperimentazione svolta avvantaggerà notevolmente la nostra amministrazione».
«Mi fa inoltre piacere sottolineare –dice Bianchi – che il documento quest’anno è stato redatto dall’Ufficio Partecipazioni del Comune di Siena, applicando una analoga metodologia rispetto ai precedenti che erano stati realizzati in convenzione con strutture universitarie. Rispetto agli anni precedenti, il bilancio consolidato si presenta con un approccio più spiccatamente metodologico e un carattere maggiormente divulgativo»
Il bilancio consolidato serve a conoscere e presentare la situazione economica, finanziaria e patrimoniale del complesso di aziende controllate da uno stesso soggetto economico, ovvero, in questo caso, del Comune di Siena. Costituisce uno strumento utile ai soggetti politici e tecnici per assumere decisioni strategiche riguardanti il “gruppo comunale”, questo anche a seguito della recente evoluzioni normativa che presenta come ultimo elemento in ordine cronologico lo schema di decreto legislativo del dicembre 2010 sulla contabilità pubblica.
Il progetto a Siena è partito dall’analisi del portafoglio delle aziende del Comune, passando alla definizione dell’area di consolidamento e alla individuazione dei metodi di consolidamento stesso. Il rapporto diretto con le aziende del gruppo ha consentito poi di procedere all’acquisizione delle informazioni necessarie ad attuare le tecniche di consolidamento. L’analisi dei conti ed il consolidamento si sono estesi anche alle partecipazioni indirette. Questo per rendere più facile il governo dei gruppi aziendali locali che, sotto la spinta delle riforme del decennio precedente, si sono notevolmente sviluppati.
«In un momento in cui grandi sfide interessano la gestione dei conti pubblici – conclude Bianchi – siamo certi di lasciare alla nostra comunità locale e alle prossime amministrazioni uno strumento attuale ed utile per la corretta ed efficace azione di governance del “gruppo comunale”».