SIENA. Come un primo giorno di scuola. Il giorno dei buoni propositi, delle speranze e anche di qualche preoccupazione. La Mens Sana, quasi del tutto rinnovata, si è riunita questa mattina (19 agosto) al palasport di viale Sclavo. Si tratta di una squadra giovane che certo avrà bisogno di tutto il sostegno della città, dei suoi appassionati di pallacanestro, che sono tanti. Una squadra messa in piedi dalla volontà di tanti, molto in economia dopo i grandi fasti ormai passati di qualche anno fa. Insomma siamo tornati ai lontani anni pre-vittorie scudetti. Stamani sembrava quasi tutto uguale rispetto ai “primi giorni di scuola” degli scorsi inizi di attività: le foto della squadra, le interviste ai singoli giocatori, le pacche sulle spalle a chi è tornato (come il dottor Gilberto Martelli capo dello staff medico, storico dottore bianco verde che merita la citazione) , gli auguri di buon lavoro allo staff tecnico nel suo complesso che deve andare avanti “non pensando ad altre cose”, come qualcuno si è lasciato sfuggire a mezza voce.
A partire dalla situazione societaria ancora in alto mare per ragioni per le quali ognuno di coloro che si occupano della Mens Sana ha la sua versione. Già. Questa mattina nel primo giorno della nuova stagione è mancato qualcosa. Di solito all’inizio dell’anno scolastico c’è all’entrata delle aule il direttore per le elementari o il preside per le altre scuole che magari fa anche un discorsetto di prammatica ai ragazzi. Al palasport il massimo in grado era il direttore sportivo Lorenzo Marruganti. E i dirigenti? E un presidente del consiglio di amministrazione? Nessuno. Perché il cda non c’è ancora e non si capisce ancora quando si farà. Per cui il discorsetto di saluto della società non c’è stato magari anche banale ma che avrebbe fatto vedere come la società funziona a pieno regime. Si tratta di un segnale molto negativo per questa Mens Sana che ha bisogno di tutti per reggersi sulle proprie gambe molto meno forti di quelle dei giocatori che andranno in campo tra non molto.
E allora sarà il caso che tutti coloro che in questi mesi si sono occupati di far rinascere la società si diano una bella regolata e ognuno rinunci a qualcosa e faccia un passo indietro, senza egoismi e senza interessi puramente personali. E si creino le condizioni per un cda forte, autorevole, in grado di portare la Mens Sana alla tranquillità. E con un presidente che sia messo in condizione di fare il presidente…