Il deputato dell'Api traccia un quadro della situazione definita "inaccettabile"
SIENA. Una nuova interrogazione parlamentare che ha come tema l’Università di Siena arriva in Parlamento.
A presentarla, questa, volta, è l’Onorevole Bruno Tabacci dell’Alleanza per l’Italia che chiede al Ministro dell’Istruzione Gelmini “cosa intende fare, nell’ambito delle sue competenze, per contribuire all’uscita dell’Università di Siena da questa situazione di crisi che appare francamente inaccettabile”.
Il documento traccia una quadro della situazione attuale all’interno dell’ateneo senese e premette come ” appare sempre più preoccupante la situazione dell’Università degli Studi di Siena, la quale da oltre ventotto mesi deve affrontare un grave dissesto finanziario”. Tabacci scrive al Ministro, sempre nella premessa, che “l’Università di Siena, così come qualunque altra Università del nostro Paese, non può e non deve essere considerata come una cittadella fortificata, isolata dall’esterno ed avulsa dalla realtà sociale e politica nella quale cresce e si sviluppa”. Una osservazione che probabilmente nasce dal fatto che, in queste settimane sono state molte le critiche lanciate al cda dell’ateneo per la mancanza di un confronto su temi di estrema importanza ) progetto di risanamento all’adeguamento alla riforma Gelmini: da alcune sigle sindacali, dai tecnico amministrativi come, e forse soprattutto, dagli studenti.
Il deputato dell’Api segnala anche, qualora il Ministro avesse dimenticato questi sostanziali particolari che: “vi sono certamente responsabilità di rilievo penale in questo dissesto, che dovranno essere stabilite dalle opportune attività della magistratura; ma a queste non possono non aggiungersi responsabilità più generali e politiche; si aggiunga che l’elezione del nuovo Rettore dell’Università di Siena, avvenuta il 21 luglio 2010, è ancora sub judice per le presunte irregolarità avvenute al momento del voto”.
“Questo ed altri episodi – prosegue l’interrogazione – indicano quale sia la situazione istituzionale di un Ateneo prestigioso come quello senese, e che versa oggi in gravi difficoltà, evidenziando un quadro desolante che non può lasciare indifferenti. La situazione qui sopra esposta non deve essere del tutto sconosciuta al Ministero dato che è stata più volte prorogata la data di naturale scadenza del mandato del Rettore uscente”.