SOVICILLE. Dal sindaco di Sovicille, Giuseppe Gugliotti, riceviamo e pubblichiamo.
“Il tormentone dell’estate sembra essere proprio il cinghiale con le sue problematiche. Peccato nessuno ricordi più i danni provocati dai caprioli, piccioni, storni e nutrie e nessuno si renda conto del soprannumero delle volpi e dei corvidi. Un ecosistema che non esiste più con un unico capo espiatorio. Il Cacciatore!
A sostenere e difendere i cacciatori sono il sindaco di Sovicille, Giuseppe Gugliotti, la presidente del CST (Caccia Sviluppo e Territorio) e segretario di Pro Cinghiale, Simona Bianciardi e il consigliere comunale Cristian Donati responsabile delle politiche venatorie del Comune di Sovicille.
Consapevoli degli enormi e ingenti danni che la fauna selvatica, in particolar modo gli ungulati, arreca alle colture agricole, è altrettanta la consapevolezza che nel sistema gestionale venatorio e agricolo in provincia di Siena, i cacciatori, da anni sono stati messi in disparte. Le scelte gestionali fatte in passato dall’Amministrazione Provinciale non hanno funzionato e, tuttavia, continuano, inspiegabilmente, ad essere portate avanti.
Serve adesso una svolta vera per affrontare quella che da tempo è un’emergenza ambientale conclamata che rischia di condurre a situazioni irreversibili.
E’ l’ora che la Regione Toscana prenda in mano le redini del gioco, detti veramente le regole facendo applicare gli interventi con tempistiche immediate e metodi funzionali e appropriati alla risoluzione del problema mettendo in discussione anche le direttive di ISPRA se necessario.
Le soluzioni per una buona e corretta gestione che metta in sintonia il mondo agricolo e il mondo venatorio ci sono come ci sono gli spazi per ogni forma di caccia. Basta mettersi seduti a un tavolo e aprire un dialogo (Per questo gli scriventi richiedono incontro alla Regione). Nel territorio di Sovicille abbiamo cominciato a sperimentare forme di collaborazione fra agricoltori e cacciatori e abbiamo riscontrato una sostanziale concordanza di vedute, di intenti e di indicazioni di possibili interventi su un problema che danneggia tutti.
E’ l’ora di finirla con le contrapposizioni. Con questo sistema ci rimettono gli agricoltori, ci rimettono i cacciatori, ci rimette l’intera comunità”.