Pubblicato il nuovo rapporto dell’Agenzia internazionale dell’energia, il “Key rewanable trends”
AMIATA. L’Agenzia internazionale dell’energia (IEA) ha pubblicato il rapporto Key renewables trends, analizzando le dinamiche di mercato che hanno caratterizzato le energie rinnovabili a partire dal 1990, con una particolare attenzione a quanto accaduto negli ultimi anni.
Mentre la domanda di energia primaria nel mondo è cresciuta con un tasso medio annuo dell’1,9% dal 1990 al 2014, le rinnovabili hanno fatto meglio: l’energia fornita da fonti pulite è cresciuta infatti a un tasso superiore, pari al 2,2% annuo (dal 2013 al 2014 l’aumento è stato del 2,6%). Una dinamica positiva anche se non omogenea, con alcune forme d’energia che hanno dominato l’incremento negli ultimi quindici anni: per il solare fotovoltaico si parla di un +46% annuo, seguito dal +24,3% dell’energia eolica.
Come risultato finale, al 31/12/14 la domanda di energia primaria al mondo ammontava a 13.700 Mtep, soddisfatta per il 13,8% (1.894 Mtep) da fonti pulite. Una tendenza che ha accelerato col passare del tempo: dal 2013 al 2014 la crescita è stata del 2,6%, fino a raggiungere i 1.894 Mtep. Ovvero, circa un settimo (13,8%) di tutta l’energia primaria consumata al mondo.
Per quanto riguarda la produzione di elettricità da fonte geotermica, invece, questa è cresciuta del 2,3% annuo dal 1990 al 2015, passando secondo i dati IEA da 28,6 a 50,2 TWh. Una produzione che è concentrata per il 49,6% nei paesi OCSE americani. In particolare, gli Usa rimangono il protagonista indiscusso con il 37% della produzione relativa ai Paesi Ocse nel 2015 (18,6 TWh, rispetto ai 16 TWh del 1990), seguiti dalla Nuova Zelanda (7,9 TWh, pari al 15,7%), Messico (12,5%), Italia (12,3%), Islanda (10%).
(fonte Geotermia News)