Molti gli interventi che potrebbero essere effettuati con il sostegno economico della Fondazione Mps
SIENA.Riceviamo e pubblichiamo dal professor Mario Ascheri una lettera che il professore ha inviato proprio oggi al presidente della Fondazione Mps, Marcello Clarich.
“Illustre signor Presidente,
come giornalista, studioso e residente di Siena, sono rimasto positivamente colpito dai 28 milioni di cui ha parlato domenica u.s.
Io ho già avuto occasione di inviarVi alcuni brevi pro-memoria quando avete fatto dei call for papers per cui mi permetto di accennarLe ora a possibili impieghi che da tempo vado segnalando anche sui social.
Ho aderito con grande interesse alla proposta inviata al Ministero per la salvezza del reparto Conolly, memoria di un istituto di grande importanza a Siena per un secolo almeno, che ha trovato un folto gruppo di sostenitori. E’ però ben possibile che la concorrenza con molte altre richieste non consenta l’intervento auspicato, per cui sarebbe bene che il Conolly fosse almeno rinforzato per evitare altri crolli strutturali (lo stesso problema si sta ponendo, ad esempio, per l’abbandonato Ospedale psichiatrico di Volterra, un’altra realtà di memoria importante).
Per restare nel Senese, ci sono tante altre realtà culturali sulle quali un intervento della Fondazione sia pure solo in compartecipazione incentivante con Ministero, Regione, Provincia o Comuni sarebbe prezioso e urgente. Ricordarei la Villa Chigi Saracini, intrinsecamente connessa all’Accademia Chigiana, splendida per locali e parco per tanto tempo con destinazione musicale storica in un contesto internazionalmente apprezzato. Sempre nel territorio, ricordo anche la situazione di Pievasciata, legata peraltro al grande evento di Montaperti.
Nel complesso, però, nel territorio le urgenze forse più importanti anche a fini di ripresa economica sono quelle viarie, in gravi condizioni in molte località della Provincia e, se ben ricordo, giustamente segnalate dalla CNA con interventi promessi ma sempre in ritardo per cui una Vostra autorevole sollecitazione (ed aiuto) potrebbe di certo fare tanto.
In città, di nuovo, suggerirei la priorità dell’emergenza manutenzione: dell’ambiente (non c’è centralina di rilevazione dell’inquinamento nelle aree rilevanti, ad esempio, e i roditori e volatili inquinanti con pericoli anche per la salute umana non sono in pratica contenuti) e delle strutture monumentali. Qui la priorità mura storiche (ora fortunatamente oggetto di interesse anche da parte di un consorzio di imprese) è indubbio: un volano notevole di impiego attuale e di prospettive future.
Ad esse collegata, l’ipotesi recente di riattivare il parco, già operante per l’Ospedale Psichiatrico esterno a Porta Giustizia (salve le posizioni della on-lus meritoriamente operante entro e fuori la porta) e collegare il parcheggio in via di ampliamento di Cerchiaia al Mercato con via pedonale-ciclistica segnerebbe una novità anche turistica notevole.
Così come non solo l’apertura del museo del Palio a Palazzo pubblico ma soprattutto la sua inserzione come ‘sezione’ (meno inquietante per le Contrade) entro il Museo Civico esteso allo splendido piano terra ora adibito a uffici – proposta da anni inevasa. In tale ordine di idee, un intervento sul Museo Archeologico, nei sotterranei fascinosi ma assai insicuri del Santa Maria della Scala, e sul Centro di storia della città, ancora inagibile credo, sono prioritari rispetto a altri interventi sul SMS.
Quanto agli interventi non saprei dire quanto minori (come su certi tratti dei ‘bottini’ e a San Giorgio, ad esempio), certamente Soprintendenza e Comune hanno l’onere di fornire gli elementi per indicare le urgenze.
Cordialmente,
Mario Ascheri, Mangia d’oro della Città di Siena 2003