Le associazioni di categoria scrivono al gestore, all'Ato e agli enti locali per gli opportuni approfondimenti
VALDICHIANA. “Vogliamo chiarezza e vogliamo capire il perché di aumenti tariffari così importanti. In questo senso abbiamo scritto sia alla società Nuove Acque spa, all’Ato e agli enti locali della zona Val di Chiana per gli opportuni approfondimenti”.
Confcommercio Siena e Federalberghi Siena intervengono in merito all’incremento delle tariffe dell’acqua registrato nella zona della Val di Chiana, dove il gestore è Nuove Acque spa.
“Qui molte delle nostre imprese – fanno notare Confcommercio e Federalberghi – ci hanno segnalato aumenti nella maggior parte dei casi superiori al 110%. A dicembre 2015 è stata fatta una comunicazione da parte del gestore a tutte le imprese che in questo modo sono state informate dell’introduzione della nuova articolazione tariffaria. Nella lettera arrivata alle imprese veniva specificato che la nuova articolazione tariffaria è stata elaborata “(..) al fine di uniformare la struttura dei corrispettivi sul territorio della Regione Toscana, tenendo altresì conto delle indicazioni del metodo tariffario idrico MTI di cui alla delibera approvata dall’AEEGSI n. 643 del 2013”. Nuove Acque spa ha inoltre inviato alle imprese una sintesi dei corrispettivi e ci ha fatto sapere che si occuperà di fare informazione a partire da comunicati stampa, newsletter, sito ecc…”
“Quello che alle imprese chiamate ad un incremento così importante piacerebbe sapere – fanno notare le due associazioni – sono le motivazioni specifiche dell’aumento. L’Ato ha deciso un incremento così importante per tutti i gestori? A noi non risulterebbe così. Una crescita tanto elevata, in provincia di Siena, sembra riguardare solo una specifica zona, dove il gestore è Nuove Acque spa. Per cui ci domandiamo il perché non è stato deciso, ad esempio, di fare degli incrementi a scaglioni nel tempo”.
“Non solo, ci piacerebbe sapere se c’è un piano di investimenti a fronte degli aumenti, se sono previsti interventi strutturali in un periodo specifico di tempo”.
“Il servizio idrico è pubblico ed ogni soggetto privato deve contribuire per quanto di propria competenza – aggiungono Confcommercio e Federalberghi – Francamente aumenti così importanti, senza che ci sia una motivazione specifica, se non quella che riporta alle decisioni dell’Ato, lasciano perplessi imprese e cittadini. Confidiamo nella possibilità di risposta del gestore e degli enti”.